Trama
Tutto comincia all’improvviso. In un appartamento di Madrid, Marta invita a cena Víctor. Il marito Eduardo è a Londra per lavoro, il figlio finalmente dorme. I due, che si conoscono appena, si baciano, hanno davanti un’intera notte. Ma a un tratto, Marta si sente male. Muore in pochi minuti. Cosa fare? Nulla potrebbe essere più paurosamente casuale di quell’evento. Victor rimane impigliato nei fili misteriosi della vita della sua non-amante e ne insegue come in un labirinto i segreti, fino a scoprire a poco a poco situazioni incredibili e personaggi sfuggenti.
La citazione degna di nota
Vivere nell’inganno o essere ingannati è facile, e anzi è la nostra condizione naturale
Le nostre riflessioni
Questo libro è uno straordinario esercizio di scrittura in cui occorre calarsi piano piano e riconoscere che il livello dell’autore è molto alto. La lettura non è scorrevole e persino un po’ faticosa, ma apre il pensiero in maniera particolare. Già dal titolo i richiami al Riccardo III di Shakespeare tornano più e più volte nel testo, nei pensieri del narratore, spade di Damocle pronte a cadere in testa, minacce velate tese a rammentare eventi nefasti e tragici.
L’inizio colpisce e disorienta perché dà il via a riflessioni labirintiche sul tempo, la vita e le grandi tematiche e continuando a leggere ci si rende conto che non è solo un libro, è vita pulsante, materia che prende forma. Marìas riesce a descrivere perfettamente le più recondite pieghe dell’animo umano in un irripetibile valzer di destini fatalmente intrecciati tra loro. In questo libro c’è l’essenza della vita e della morte, l’irrimediabile leggerezza con cui gli esseri umani conducono le loro relazioni.
Lo consigliamo a...
A chi vuole indagare le pieghe dell’animo umano, a chi ama Shakespeare e la bella scrittura, a chi cerca una risposta al mistero eterno della vita umana.
Le parole chiave del libro
Morte
inganno
ricordo
relazioni
bugia