Arte Senese: al Santa Maria della Scala la collezione del Monte dei Paschi

Opere dal tardo Medioevo al Novecento provenienti dalla banca senese. Per i soci Unicoop Firenze biglietto ridotto e la domenica, dal 6 novembre al 18 dicembre, visite guidate gratuite con il solo pagamento del prezzo del biglietto

Nel 1481 a Siena il Monte Pio, divenuto nel 1624 Monte dei Paschi di Siena, commissionò al pittore Benvenuto di Giovanni la Madonna della Misericordia per commemorare la fondazione di questo istituto, avvenuta nel 1472. Quel dipinto è stato solo il primo di una lunghissima serie mai interrotta di opere commissionate o acquistate, a testimonianza del mecenatismo e della lungimiranza di una delle banche più antiche del mondo. Una collezione che fino all’8 gennaio 2023 viene in parte esposta, con il titolo “Arte Senese”, nelle sale del Santa Maria della Scala con l’obiettivo di raccontare la storia dell’arte senese dal tardo Medioevo al Novecento.

Talento toscano

La mostra raccoglie opere di maestri come Pietro Lorenzetti, Tino di Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Domenico Beccafumi (nella foto, Giuditta), Cesare Maccari e molti altri. Oltre 60 fra dipinti, sculture e arredi per lo più di scuola senese. «È la prima volta – dice Laura Bonelli, curatrice della mostra – che queste opere vengono esposte tutte insieme in un’unica sede, anche se si tratta della minima parte di una straordinaria raccolta che conta oltre trentamila opere. Un patrimonio che può ben rappresentare il talento e la creatività non solo toscana ma dell’Italia intera».

Domenico Beccafumi (nella foto, Giuditta)

Una prima catalogazione del grande patrimonio del Monte dei Paschi, incrementato anche con l’acquisizione della collezione Chigi Saracini, venne avviata solo nei primi anni Ottanta del secolo scorso per poi dare vita ad alcune mostre di altissimo livello. L’occasione per il pubblico di poter ammirare così tante opere legate all’arte senese in un solo luogo è offerta dalla sinergia tra Comune di Siena, Fondazione Mps e Fondazione Santa Maria della Scala.

Mai senza Palio

Molto suggestive, in rappresentanza dell’arte della prima metà del Quattrocento, alcune opere del Sassetta come l’Adorazione dei Magi o tre frammenti superstiti di un’imponente croce dipinta nel 1433 per la Chiesa di San Martino, salvati un paio di secoli fa da Galgano Saracini, grande mecenate e antenato del conte Guido Chigi Saracini, fondatore nel 1932 dell’Accademia Musicale Chigiana.

Non mancano naturalmente dipinti raffiguranti il Palio, come quelli di Giuseppe Zocchi realizzati in occasione della corsa organizzata il 2 aprile 1739 in onore del granduca Francesco Stefano di Lorena e Maria Teresa d’Austria, o quello di Francesco Nenci del corteo in piazza del Campo del 18 agosto 1833, voluto dalla famiglia Ricasoli per celebrare le nozze di Leopoldo II e donato nel 1880 al cavalier Ferdinando Rubini di Siena. Il percorso espositivo si conclude con un bozzetto per il Monumento a Sallustio Bandini che si trova in piazza Salimbeni davanti alla sede del Monte dei Paschi, realizzato in gesso nel 1878 da Tito Sarrocchi (1824-1900), e con dei bozzetti di Fulvio Corsini (1874-1938) di una testa maschile in gesso bronzato del 1898 e della Fontana dell’Abbondanza del 1927 in gesso con patinatura, bronzo e oro.

Info e prenotazioni

0577286300, booking@operalaboratori.com
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 8 euro (anche per i soci di Unicoop Firenze).
La mostra prosegue fino all’8 gennaio 2023.

Orari del Santa Maria alla Scala: fino al al 24 dicembre, lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, ore 10 – 17. Sabato e domenica: ore 10 – 19, martedì chiuso. 25 dicembre: chiuso. Dal 26 dicembre all’8 gennaio: Tutti giorni ore 10 – 19.

Per i soci Unicoop Firenze biglietto ridotto e la domenica, dal 6 novembre al 18 dicembre, visite guidate gratuite con il solo pagamento del prezzo del biglietto.

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