Mestoli e scarpette

C'è tempo fino al 26 luglio per contribuire al crowdfunding e realizzare i progetti di Pensati con il Cuore in aiuto alle associazioni del territorio

Per raccogliere fondi, ma soprattutto per farsi vedere. Perché ci sono esperienze così belle che vanno fatte conoscere e perché non si pensi che la disabilità o la difficoltà siano sempre un passo più in là. Sara Rapini, presidente dell’Associazione Ragazzi Speciali, ha ben chiari gli obiettivi della sua partecipazione alla campagna di crowdfunding Pensati con il Cuore della Fondazione il Cuore si scioglie: «Raccogliamo fondi per implementare le attività della Conserveria, ma soprattutto per sensibilizzare le persone. Perché se ce la facciamo noi, ce la possono fare in tanti». A fare cosa? «A trasformare frutta e verdura del territorio in preparati e vasetti da usare in cucina, certo, ma soprattutto a coinvolgere e far crescere in questa attività decine di ragazzi con autismo, insegnare loro la manualità necessaria, ma anche l’autonomia».

La via della cucina

L’esperimento della Conserveria di cui parla Sara è una di quelle “invenzioni” sociali e solidali che usano la cucina e il cibo per raggiungere altro. La Conserveria di Castiglion Fiorentino, infatti, nasce sette anni fa in seno all’associazione Ragazzi Speciali Onlus, che ha l’obiettivo di favorire l’inserimento di ragazzi con disabilità intellettiva nella vita di tutti i giorni: «È un laboratorio di trasformazione alimentare – spiegano dall’associazione – dove si producono le classiche confetture e marmellate, ma anche creme di verdura, ragù, sottoli e piatti pronti della tradizione toscana in vaso cottura, pratici da scaldare velocemente al microonde o a bagnomaria». Ed è proprio quest’ultima l’attività per cui l’associazione ha chiesto un contributo, una richiesta che la Fondazione a sua volta inoltra ai cittadini, con la promessa di raddoppiare quanto donato dai singoli. 

La Conserveria, per la lavorazione, la trasformazione e l’invasamento delle materie prime, possiede una serie di attrezzature professionali che permettono di ottenere prodotti di alta qualità, garantendo la massima sicurezza, ma si può fare di più: «Per ampliare e velocizzare la produzione abbiamo necessità di un riempitore e di un “tappatore” semiautomatico» spiegano dal laboratorio. Per aiutare sempre più ragazzi a produrre sempre più vasetti c’è tempo fino al 26 luglio donando su Eppela.com.

Permette un ballo?

Intanto un’altra strada solidale per il successo e la solidarietà è quella che passa per la danza. Uno dei progetti della terza fase di Pensati con il Cuore 2022 infatti è proposto dall’associazione Se mi aiuti, ballo anche io di Siena, con il coinvolgimento della sezione soci Coop della città.

L’associazione nasce per includere e integrare le persone con varie disabilità nell’attività di danza sportiva insieme ai normodotati, che negli scorsi anni hanno aderito numerosi, per accompagnare le persone più fragili e deboli a un livello di eccellenza grazie alla partecipazione a esibizioni, gare, tornei di danza sportiva.

Le discipline? Si va dalle danze tradizionali al latino americano, passando per la show dance. «ll mercoledì in una palestra, il giovedì in un’altra, gli allenamenti si tengono tutto l’anno per prepararsi alle gare e per stare insieme – racconta il presidente dell’associazione Simone Cellesi -, anche se la vera ripresa dell’attività post pandemia c’è stata solo dopo la scorsa Pasqua». 

Perché per ballare si deve stare vicini e perché alcuni ragazzi, più di altri, tendono al contatto fisico. Così la pandemia ha giocato un brutto scherzo alle attività di Se mi aiuti, ballo anche io, che però non si sono mai veramente interrotte: «Abbiamo continuato con gli agonisti e aspettato il momento giusto, ora ripartiamo con questa sfida che è legata anche alla raccolta fondi della Fondazione Il Cuore si scioglie». 

L’obiettivo è sostenere la manifestazione “Diversamente danza”, che si tiene ogni anno a Siena con partecipazioni da tutto il Centro Italia, e coprire le spese di acquisto degli impianti audio e di altra attrezzatura che permetta ai ragazzi di esibirsi. Per ballare, certamente, per gareggiare anche, ma soprattutto per dimostrare che i limiti non esistono.

Spiega Cellesi: «Quello che facciamo è creare coppie e gruppi con tutor normodotati e persone con disabilità, per integrarle nell’attività di danza sportiva. Ogni caso ha le sue peculiarità e tutti i nostri insegnanti sono preparati per le diverse esigenze delle persone. Al momento abbiamo dei ballerini in sedia a rotelle, una persona non vedente e alcuni utenti con sindrome di Down». Accanto al coinvolgimento, ci sono le soddisfazioni e anche le medaglie: «A inizio giugno abbiamo partecipato ai campionati italiani della Federazione di danza sportiva paralimpica e i ragazzi hanno avuto dei buoni piazzamenti» continua Bellesi, che racconta come tutte le attività abbiano un costo, fra organizzazione e ospitalità degli atleti che vengono da altre parti d’Italia. E invita a partecipare alla raccolta fondi per realizzare sempre più eventi, per stare più insieme e per far conoscere a tutti la bellezza di danzare. 

Altri progetti

Gli altri tre progetti a cui si può contribuire fino al 26 luglio sono: la raccolta fondi della Caritas di San Giovanni Valdarno, promossa con la locale sezione soci, per finanziare l’allestimento della cucina e le attrezzature per le parti comuni di un immobile per persone in situazione di emergenza abitativa; il crowdfunding per l’assistenza alle persone disabili e lo sviluppo di interventi per il raggiungimento dell’autosufficienza attraverso attività come laboratori di ceramica e cene sociali proposta dal Gruppo volontari Tavarnuzze insieme alla sezione soci Impruneta – Tavarnuzze; il progetto dell’associazione Diversamente Eroici di Radda in Chianti per sviluppare le autonomie di persone con disabilità attraverso la gestione di un orto e la realizzazione di laboratori creativi. 

Come contribuire

Il meccanismo dei progetti Pensati con il Cuore è quello classico del crowdfunding, che mette al primo posto il coinvolgimento delle persone, facendo conoscere le realtà impegnate nella solidarietà e invitando i cittadini a fare una donazione. Una volta arrivati a metà della cifra necessaria, la Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppia l’importo per realizzare il progetto. Nei punti vendita del territorio dove è attivo il progetto è indicato un prodotto che contribuisce alla raccolta e i soci sono costantemente impegnati nella promozione di iniziative sociali e di raccolta fondi. 

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