È Personale il nuovo album di inediti di Fiorella Mannoia, uscito il 29 marzo e dal 12 aprile disponibile anche in versione vintage, su vinile. Il disco – ed è quanto mai il caso di chiamarlo così – contiene tredici storie in musica, illustrate da altrettante immagini scattate dalla cantautrice romana.
In vista dell’inizio del “Personale Tour” in partenza il 7 maggio proprio da Firenze, abbiamo fatto una chiacchierata a tutto tondo con Fiorella, dai nuovi linguaggi sperimentati alla condizione femminile, dai cambiamenti climatici alla capacità di resistere, fino al debutto fiorentino.
Mannoia, l’album Personale unisce musica e fotografia. Linguaggi diversi che rafforzano il messaggio delle sue canzoni?
La passione per la fotografia è recente. Avevo comprato una macchinetta quasi per caso, ho iniziato a scattare e a pubblicare le immagini sui social, ma con un profilo non riconducibile a me. Solo dopo è nata l’idea di abbinare le foto al disco.
Del resto, come le parole di una canzone, così le immagini fermano un momento, stimolano una sensazione. Poi entra in gioco l’interpretazione del pubblico, il modo diverso di ogni individuo di leggere l’opera, di interpretare un testo, una musica e un’immagine. Comunque, le immagini sono pubbliche, sui miei profili, per chiunque voglia vederle.
Recentemente ha collaborato con il cinema. Cosa l’attrae delle altre arti?
In Perfetti sconosciuti sono “entrata” quando il film era ancora allo stato embrionale, ho letto la storia e la sceneggiatura e ho subito deciso di collaborare. Anche lavorare con Michele Placido è stata un’esperienza importante: in Sette minuti si parlava di lavoro, di fabbrica, con un cast tutto femminile. È stata un’esperienza unica, rivestire il ruolo di attrice è una cosa che non dimenticherò.
Un set rosa, per così dire. Allora non è vero che le donne sono sempre antagoniste.
Assolutamente no, è solo una diceria. Anche nel mondo dello spettacolo molto più spesso sono gli uomini in competizione.
A proposito di donne, la condizione femminile negli anni è migliorata o peggiorata?
Purtroppo decisamente peggiorata. Abbiamo fatto tanti passi indietro e non avrei mai pensato di dovermi ritrovare a scendere in piazza, a difendere diritti ormai acquisiti e per i quali avevamo lottato già decenni fa. Quello che spaventa non è solo la situazione italiana, è il disegno a livello globale che tenta di riportare la donna fra le mura di casa, per “dare figli alla patria”.
Sulle donne, ma non solo, le sue canzoni sono spesso impegnate…
Faccio semplicemente il mio lavoro, che è quello di cantare canzoni, in base a quello che penso. La musica, come la letteratura, rispecchia la realtà che ci circonda. Ad esempio in Personale c’è una canzone che si intitola Resistenza, perché oggi è forte la necessità di riequilibrare la bilancia che in questo momento storico sta pendendo verso l’intolleranza, la paura dell’altro, il razzismo. Non possiamo non impegnarci. Non possiamo non resistere.
In questo quadro così tetro, si conserva ottimista?
L’ottimismo ci deve essere. Personale, ad esempio, è un disco di amore e di speranza. Da dove arriva la speranza? Ad esempio dalla grande manifestazione planetaria contro i cambiamenti climatici, che ha mobilitato tantissimi giovani e studenti che hanno protestato per difendere il loro futuro. Non credo che le nuove generazioni non si occupino di politica, come dicono i pessimisti. Credo piuttosto che sia la politica che ha trascurato i giovani, che ora vogliono riprendersi i loro spazi. Anche perché il pianeta di domani è quello che vivranno loro, i mari di plastica, ad esempio, sono l’eredità che rischiamo di lasciare, un’emergenza contro cui diventa importante mobilitarsi.
Infine, il tour 2019 parte da Firenze il prossimo 7 maggio. Cosa la lega alla nostra città?
Firenze ha già segnato diversi miei debutti, sempre con un’accoglienza molto affettuosa. Ne ricordo in particolare uno, in cui mi presentavo sul palco con un vestito rosso, che era una sorpresa. Si aprì il sipario, il pubblico era attonito, completamente in silenzio, ma alla fine del pezzo ci fu un boato, una festa, come una liberazione, che non dimenticherò.
Personale Tour in Toscana
Quattro tappe toscane per il tour di Fiorella Mannoia. Si parte il 7 maggio con il debutto al Teatro Verdi di Firenze. Seguono due date estive: il 5 agosto all’Arena della Versilia di Cinquale (Massa Carrara) e il 6 agosto all’Arena Parco Centrale di Follonica (Grosseto), mentre il 18 ottobre nuova data al Verdi a Firenze.