Trama
Il romanzo racconta la vita ordinaria di Stoner. I genitori contadini lo spingono ad andare a studiare Agraria all’università in modo che finiti gli studi lui ritornasse ad aiutare nei campi. Durante il percorso, però, si innamora della letteratura inglese: senza troppi sforzi diviene in poco tempo professore di questa materia.
La vita procede piatta: si sposa, ha una figlia, muoiono i genitori, scoppia la guerra ma lui non parte. A movimentare le pagine sono alcune scaramucce con i colleghi e una relazione extra-coniugale; è, però, alla fine che si capisce il senso di tutto questo excursus in una vita borghese: la coerenza di vivere fedeli a sé stessi.
La citazione degna di nota
Vagava per i corridoi della biblioteca dell’università, in mezzo a migliaia di libri, inalando l’odore stantio del cuoio e della tela delle vecchie pagine, come se fosse un incenso esotico.
Le nostre riflessioni
La figura di Stoner a tratti innervosisce e il romanzo lascia l’amaro in bocca. La scrittura è uniforme alla vita del protagonista: senza picchi, dove tutto avviene sullo stesso piano. L’esistenza di Stoner sembra essere quella di un uomo mediocre, di una persona che non reagisce: ma, in realtà, quello che piace del romanzo è proprio la coerenza a sé stesso dell’uomo che vive nel modo in cui più desiderava, rendendolo di fatto un antieroe.
Dietro al racconto si cela una velata critica alla società borghese: una triste nota sono i cattivi sentimenti della moglie, il loro matrimonio ordinario, di cui principalmente risentirà la figlia.
Lo consigliamo a...
A lettori adulti.
Le parole chiave del libro
Università
malinconia
onestà
coerenza
ordinarietà