Trama
Marianna è la figlia del duca Signoretto Ucrìa. Stuprata a cinque anni dallo zio Pietro, fratello della madre e cugino del padre, per lo choc perde la parola e l’udito. La sua aristocratica famiglia chiude gli occhi sull’accaduto.
La mutola, così è chiamata la fanciulla, all’età di quattordici anni è data in moglie allo stesso zio, che è disposto a sposarla senza pretendere la dote, addirittura è anche pronto a pagare, versando alla famiglia di lei una notevole cifra.
La citazione degna di nota
Entrare nell’acqua del fiume, prima con la punta delle scarpe, poi con le caviglie ed infine con le ginocchia, con il petto, con la gola….Ma la voglia di riprendere il cammino è più forte. Marianna ferma lo sguardo sulle acque giallognole, gorgoglianti e interroga i suoi silenzi. Ma la risposta che ne riceve è ancora una domanda. Ed è muta.
Le nostre riflessioni
Questo romanzo storico, che per ambientazioni e costumi un po’ ricorda I Vicerè di De Roberto, narra la storia e l’evoluzione della sua protagonista, data in sposa in giovane età allo zio molto più grande di lei. Lei non parla e non sente, però questo suo handicap non la limita, al contrario le permette, tenendo un certo distacco dalla realtà, di sviluppare una sensibilità fuori dal comune, tanto da percepire i pensieri degli altri. I libri diventano per lei i sostituti della vita e la vita stessa la vive attraverso i libri.
Un romanzo ben scritto e ben costruito, ricco di particolari, incantevole la descrizione della costa siciliana un po’ rustica.
Coinvolgente, inoltre, la parte finale del libro in cui tutto rimane indefinito e in fase di cambiamento.
Le parole chiave del libro
Sensibilità
evoluzione
condizione della donna