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il racconto dell'ancella

Il racconto dell’ancella

Autore Margaret Atwood

Casa editrice Ponte alle Grazie

Pagine 398

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di Lettura sezione soci Coop Tavarnelle Val di Pesa

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un dovere da compiere nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante.

Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che, dopo la catastrofe, sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.

La citazione degna di nota

In queste occasioni leggo velocemente, con voracità, saltando qualche parola e cercando di riempirmi la testa il più possibile prima di un nuovo, lungo periodo di astinenza. Se fossero un genere commestibile queste letture smorzerebbero l’ingordigia dell’affamato, se fossero sesso equivarrebbero a un veloce amplesso furtivo, in qualche vicolo.

Le nostre riflessioni

Ad alcuni di noi il libro è piaciuto ad altri no. Niente tentennamenti, al di là della scrittura agevole, descrittiva, comprensibile per tutti, l’accettazione dell’argomento trattato ha comunque creato una bella discussione sui caratteri della protagonista, sulla crudeltà di un ipotetico sistema futuro derivato dalle guerre nucleari, dal cercare un futuro in modo indegno; la procreazione passa attraverso una “legge” inaccettabile, una sottomissione inaudita, per mandare avanti una società assetata di falso potere usando una monoteocrazia ad uso e consumo della élite dominante.

La categorizzazione e l’annientamento delle persone nella loro vita, le Marte, le Mogli, le Ancelle e tante altre rendo tutte le donne prigioniere, nessuna si fida dell’altra, ogni parola è un rischio, anche uno sguardo costituisce un pericolo, costrette ognuna nel proprio ruolo ma nessuna libera di tentare un cambiamento.

Il finale lascia immaginare diverse possibilità, ma resta comunque l’amaro in bocca della non vita che conducono le donne e anche gli uomini, anche se se ne parla molto meno nel libro.

Un importante accenno va alla lettura “proibita” quasi per tutti, che fa ben comprendere quanto la lettura venga considerata pericolosa per un regime totalitario (quindi necessaria per aprire la mente), e all’amore che ogni tanto cerca di fare breccia nel nulla.

Lo consigliamo a...

A chi non disdegna i romanzi distopici, le ipotesi più o meno reali di un futuro pericoloso.

 

Le parole chiave del libro

Dittatura

repressione

libertà

sottomissiome

Resistenza