Fino al 31/10, al Centro per l’arte contemporanea, la mostra personale di Jacopo Miliani, “La discoteca”, a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi, Nos Visual Arts Production,un’installazione con proiezione del film omonimo e la scultura luminosa al neon Babilonia, insegna della discoteca immaginaria in cui è ambientato il film. L’opera entrerà a far parte della collezione museale del Centro Pecci.
Il progetto è il vincitore dell’ottava edizione di Italian Council il programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il film La discoteca racconta un futuro distopico in cui un’autorità non ben identificata proibisce il ballo e il libero sfogo alle emozioni, ed esercita il proprio potere sulle persone trasformandole in rose. Un grottesco retro-futuro in cui un’applicazione digitale sorveglia le case e seleziona esseri umani per una serata speciale in discoteca, luogo deputato a consumare un rituale finalizzato alla riproduzione controllata della specie. Nella discoteca non vi è traccia di divertimento, imprevisto, scoperta dell’altro. È qui che Sylvester (Eva Robin’s) regina/tiranna del Babilonia, accompagnata da altri abitanti di questo luogo spettrale (Anna Amadori, Charlie Bianchetti, Kenjii Benjii e Alex Paniz), accoglie Didi (Eugenia Delbue) ed Ermes (Pietro Turano) due giovani antieroi che daranno vita a una sorprendente trasformazione.
Con La discoteca Jacopo Miliani sceglie di relazionarsi al linguaggio cinematografico attraverso la sceneggiatura e la regia, proponendo un’evoluzione e una sintesi della sua ricerca su temi come il linguaggio del corpo, il ballo, i luoghi comunitari e la performatività del sé.
Parte del progetto e realizzata appositamente per il film, la scultura luminosa al neon Babilonia, costituisce una parte fondamentale del set cinematografico, perché è l’insegna del luogo in cui è ambientata la storia. Col suo nome allusivo e metaforico la discoteca Babilonia è uno spazio composto da luoghi diversi che fanno eco al percorso di trasformazione che si sviluppa nel film: come insieme di voci, idee, linguaggi e identità fluide Babilonia invita lo spettatore stesso a un cambiamento.
Con La discoteca il Centro Pecci continua la sua ricerca su locali notturni e discoteche come epicentri della cultura contemporanea dove la musica incontra le manifestazioni d’avanguardia del design, della grafica, della moda, dell’arte e dell’architettura e dove si sperimentano nuovi stili di vita e nuovi spazi di libertà, mettendo in discussione i codici prestabiliti del divertimento e dello stare insieme.