Trama
Yeong-Hye appare agli occhi del proprio marito come una donna ordinaria, semplice e prevedibile fino a che non decide, all’improvviso, di smettere di mangiare carne. A questo punto potremmo pensare che si tratti di una persona che abbia semplicemente deciso di diventare vegetariana, ma non è affatto così. Questa scelta scatenerà grandi tumulti, sia dentro di lei che intorno a lei, dando vita ad una storia divisa in tre appassionanti parti e guardata da diversi punti di vista.
La citazione degna di nota
Non c’è niente di male nello starsene zitti; in fin dei conti, non è questo che ci si aspetta tradizionalmente dalle donne, che siano modeste e riservate?
[…] adesso poteva ammettere con se stessa come stavano davvero le cose. Non era più in grado di far fronte a tutto ciò che la sorella le ricordava. Non aveva saputo perdonarle di essersi involata da sola al di là di un confine che lei non era mai riuscita a varcare, non aveva saputo perdonare quella meravigliosa irresponsabilità che aveva permesso a Yeong-hye di liberarsi dalle costrizioni sociali, lasciandola indietro, ancora prigioniera. E prima che Yeong-hye spezzasse quelle sbarre, lei non sapeva neppure che esistessero.
Le nostre riflessioni
Questo libro ha abbastanza diviso il Circolo: alcune non lo hanno apprezzato per niente, trovandolo troppo disturbante e duro; altre lo hanno molto amato proprio per questi suoi tratti così duri, spietati e crudi.
Ci è apparso come un racconto dell’orrore: la vicenda ha come protagonista una donna che però non ha diritto di parola; la conosciamo infatti quasi esclusivamente attraverso lo sguardo e le parole degli altri personaggi che le ruotano intorno e le cui vite vengono sconvolte a partire dalla sua decisione di smettere di mangiare carne.
La scrittura appare spietata e sembra descrivere una società piena di lacerazioni e di ferite; allo stesso tempo, racconta di un viaggio verso la mortificazione e la scarnificazione del corpo, trasmettendoci sensazioni davvero sgradevoli. Abbiamo ritrovato noi stesse in Yeong-Hye, una donna che, pur nella sua apparente insignificanza, rompe gli argini e smuove situazioni granitiche.
Lo consigliamo a...
Alcune di noi non lo consiglierebbero proprio, altre, invece, lo consiglierebbero a chi ama i film di Kim Ki-Duk, o a chi è incuriosito/a dalle culture orientali.
Le parole chiave del libro
Corpo
famiglia
fiori
natura
ribellione
sopraffazione
violenza