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L'isola di Arturo

L’isola di Arturo

Autore Elsa Morante

Casa editrice Einaudi, 1957

Pagine 402

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop di Lucca ore 16.30

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Il libro racconta la storia di Arturo, un ragazzo orfano di madre e lasciato a se stesso da un padre assente e scostante. Arturo ormai adulto ripercorre le tappe della sua giovinezza passata sulla bellissima e tanto amata isola di Procida, fino al giorno in cui tutto crolla e decide di partire.

I personaggi

I personaggi sono molto ben caratterizzati e delineati dal punto di vista psicologico. Tra questi, uno di quelli che più colpisce è Nunzia, la matrigna, che con il suo fare particolarmente socievole e disinvolto dà brio alla narrazione e alla storia.

La citazione degna di nota

Mi pareva che non si potesse mai conoscere la vera felicità dei baci, se erano mancati i primi, i più graziosi, celesti: della madre

Fra lui e me non c’erano mai state simili espansioni degne delle femmine e poco virili: l’unico bacio, fra noi due, era stato quello che una notte, in sogno, io avevo dato di nascosto a un suo pacchetto di sigarette

Le nostre riflessioni

A metà tra mitologia e romanzo neorealista, la vicenda si svolge nella favolosa e atemporale isola di Procida, dove Arturo cresce nella solitudine della sua reggia-castello, educato dalla lettura di alcuni libri trovati nella sua dimora.

Con il padre ha un rapporto particolare perché gli è devoto, lo idolatrata, per lui è un semidio eppure da questo non riceve amore e l’unico contatto di affetto che ha con questo uomo è un bacio dato, di nascosto, al suo pacchetto di sigarette.

La figura femminile viene imposta con disprezzo. Lo stesso Arturo cresce con l’idea che tutte le donne siano brutte ed esseri di scarso interesse.

L’inizio è un po’ lento e la narrazione è molto densa e descrittiva, talvolta prolissa e ridondante, si sente il peso degli anni, comunque la prosa è ottima e la maestria narrativa impeccabile.

Le parole chiave del libro

Omosessualità

misoginia

affetto

baci

solitudine