Da tempo le insalate vengono esposte al pubblico per la vendita stracolme d’acqua e mi è capitato diverse volte nello stesso giorno, pur tenendole in frigo e avendo la massima accortezza a pulirle, di buttarne la metà. Si presentano marce, sembrano putrefatte.
Melchiorre S. – Sesto Fiorentino (FI)
Abbiamo lavorato molto su questo fronte e rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata; evidentemente non siamo riusciti però a risolvere completamente il problema. Il percorso di lavorazione dell’insalata sfusa prevede che sia raccolta direttamente in campo e, soprattutto in alcuni periodi, necessita di un passaggio in acqua per togliere la terra che si sedimenta sul cespo. Non possiamo evitare questo passaggio, perché il prodotto altrimenti si presenterebbe eccessivamente “sporco”.
Nonostante le raccomandazioni ai fornitori, un residuo di acqua continua a restare nelle casse utilizzate per il lavaggio. Per ovviare a questo problema, in alcuni negozi stiamo testando la vendita dell’insalata all’interno di un cono in materiale compostabile. A seconda dei risultati della sperimentazione, potremmo valutare di estendere questa procedura a tutti i punti vendita.