Sottoscrivi? Il nuovo spot Coop in onda su canali tv e web

Intervista a Giovanni Porro direttore creativo ed esecutivo di I'm not a robot, che ha ideato lo spot

Non ha l’ambizione di sostituire uno degli slogan di maggior successo della storia della comunicazione pubblicitaria (La Coop sei tu), ma di lasciare un segno, sì. Di attenzione verso il futuro, innanzitutto, richiamando quei valori che potranno renderlo, se non roseo, certamente più accogliente per le nuove generazioni.

Il nuovo spot Coop, che dal 16 aprile riempie le fasce pubblicitarie delle emittenti televisive nazionali, e nella versione integrale di 80 secondi è visibile sul web, si presenta come un piccolo film ed è intitolato Insieme. La mente creativa è ancora una volta quella di Giovanni Porro, direttore creativo ed esecutivo dell’agenzia I’m not a robot, colui che nel 2019 ebbe l’idea del carrello che portava nel mondo la concezione di una spesa “buona” per noi e per il pianeta, con immagini di grande impatto e una musica suggestiva capace di ammaliare e far vibrare le corde del cuore. Gli stessi ingredienti che ritroviamo anche nel nuovo spot.

Da Woody Allen in poi

«Ideare e realizzare un video promozionale per Coop è una sfida impegnativa, perché non si deve vendere un prodotto, ma un mondo di idee e di valori – spiega Porro -. Si ha l’impressione di fare un lavoro più nobile di quello del pubblicitario, perché non è solo una reclame».

Ed è stato questo motivo a convincere uno dei più apprezzati registi del mondo della pubblicità, il brasiliano Tino, ad accettare la sfida di firmare lo spot di un’impresa che può vantare fra i suoi creativi anche Woody Allen. Erano i primi anni Novanta e il regista americano fu chiamato a confrontarsi con il mondo Coop. Ne vennero fuori cinque spot memorabili che «ancora oggi costituiscono il background di ogni pubblicitario che intende fare bene questo lavoro» precisa Porro. Se gli alieni affamati provenienti da un mondo più evoluto del nostro trovavano nei supermercati Coop l’unico luogo sulla Terra dove acquistare cibo sano e genuino, e Giacomo Vitali decideva di sposarsi in un punto vendita e di restarci a vivere con la sua famiglia perché era l’unico posto accogliente rimasto, a distanza di più di trent’anni i valori, messi in scena oggi con un tono sommessamente epico , restano quelli di sempre: convenienza, inclusività, attenzione per l’ambiente e per i diritti di tutti, ma soprattutto prodotti alimentari che non accettano compromessi sulla loro qualità e salubrità. Tutti buoni motivi per diventare soci Coop.

Un mondo migliore

Le immagini dello spot raccontano un mondo dove le giovani coppie non esitano a mettere al mondo figli, dove si aiuta chi “ha di meno”, dove i bambini non temono la guerra e dove si ha cura della natura e di tutti gli esseri viventi. Qualcuno si stupirà di non vedere neppure un’immagine di una corsia di un supermercato.

«Nel difficile momento che stiamo attraversando a livello globale, nel quale domina l’incertezza per una guerra ai confini dell’Europa, che ha visto l’inflazione ridurre il potere di acquisto delle famiglie, con futuro che dovrà confrontarsi con una digitalizzazione sempre più imperante, abbiamo voluto prendere una posizione chiara e ribadire che Coop crede nella solidarietà che è alla base della natura stessa delle cooperative che la compongono» ha spiegato Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia. A chi chiede se si tratta di uno spot politico, Porro risponde: «Sappiamo che le nuove generazioni scelgono in base ai valori in cui credono, in questo senso anche fare la spesa diventa un atto politico».

In chiusura del video arriva una domanda: «Sottoscrivi?». È l’ingaggio rivolto a tutti i consumatori: chi sceglierà di diventare socio Coop, accetterà la sfida e darà il suo contributo per un mondo migliore.

Note tecniche

Agli appassionati interesserà sapere che lo spot è stato girato in Uruguay e che la musica di sottofondo, anche stavolta struggente e accattivante, è intitolata Arrival of the birds. Il brano fa parte anche delle colonne sonore del documentario Il mistero dei fenicotteri rosa (2008) e del film La Teoria del tutto (2014).

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