Dita che vedono

Frida Bollani, la giovanissima musicista che incanta anche con la voce

«Devo tutto ai miei nonni, sono loro che si occupavano di procurarmi alla Stamperia di Firenze i libri per studiare, soprattutto quelli musicali». La voce di Frida Bollani Magoni, 17 anni ancora da compiere, si riempie di entusiasmo quando parla dei nonni, che per lei sono stati una guida nell’avvicinarsi al percorso scolastico da non vedente. In molti si sono incantati al suono della sua voce quando, nel corso del programma di Rai3 Via dei Matti numero 0 condotto dal padre, il musicista Stefano Bollani, ha intonato e suonato Halleluja di Leonard Cohen. D’altronde, Frida ha respirato musica sin dalla nascita, visto che anche la mamma, Petra Magoni, è una cantante e con lei ha deciso di trascorrere un periodo a Londra, dove l’abbiamo raggiunta telefonicamente. 

Perché proprio Londra?
Per respirare musica, che qui è sempre presente e forte.

Con la scuola come fai?
Prima frequentavo il Liceo musicale Carducci di Pisa, ora ne seguo uno on line e quindi posso vivere ovunque. Per me la didattica a distanza non è un problema, perché non vedendo devo prestare attenzione solo alla voce. Sono abituata ad ascoltare.

Qual è la causa della tua cecità?
Una malattia genetica, non vedo dalla nascita e devo dire meglio così.

In che senso?
Che sarebbe stato molto peggio se la vista fosse venuta meno crescendo. Io sono cresciuta in questo modo e per me è tutto naturale, anche guardare a occhi aperti chi sta parlando. Figurati, quando ero piccola i miei genitori non credevano che non riuscissi a vedere perché, quando una persona parla, sembra che la segua con gli occhi.

Ti piace leggere in braille?
Non sono una grande lettrice, o meglio dipende dai periodi e dagli argomenti. Amo i libri che hanno a che fare con la musica: gli ultimi che ho letto erano delle biografie di Shel Shapiro e dei Beatles. Un libro che ho provato a leggere, ma non ho finito, è L’Alchimista. Si vede che non era il periodo giusto per farlo.

Audiolibri o braille?
Alle medie ho cominciato con gli audiolibri, ma quando si tratta di un testo che mi piace voglio essere io a leggerlo. Se si parla poi della musica, gli spartiti su carta sono molto più facili, anche se il braille musicale è una cosa ancora diversa.

Resterai a lungo a Londra?
Tornerò in Italia prima di cominciare il tour, che sarà come l’anno scorso in giro per il nostro Paese, in luoghi diversi, anche nelle chiese. Farò una data a Londra e una a Parigi. Si intitola Frida Bollani Magoni piano e voce.

Quindi, grazie ai tuoi nonni…
Sì, i miei nonni hanno fatto tutto per me, non finirò mai di ringraziarli.

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