«Ciao! Mi chiamo Willy Guasti e sono un naturalista e divulgatore scientifico. Se ti piacciono gli animali (estinti e non), sei nel posto giusto»: è questa la descrizione di ZooSparkle (lo zoo sfavillante, ndr), canale youtubeYouTube con 187mila iscritti e video talmente popolari da contare oltre 300mila visualizzazioni.
Numeri che raccontano quanto interesse ci sia verso il mondo animale. E verso Willy. Nato a Prato, ha studiato Scienze Naturali all’Università di Firenze e oggi collabora con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, oltre a essere stato un volto noto di Focus tv e DMax.
Quando è nato ZooSparkle?
Zoosparkle è venuto fuori per caso, era il 2013 e io ero all’inizio dell’’università, ma sentivo il bisogno di approfondire alcuni temi che in aula non venivano sufficientemente scavati. Vedevo che su YouTube queste cose cominciavano a funzionare e mi sono detto «Proviamo!». Era una specie di esperimento e non c’’era assolutamente nessuna velleità di durare nel tempo. Invece…
Nel tuo primo libro Il coccodrillo ha il cuore tenero i protagonisti erano animali che ci meravigliano: quali?
Sono quelli che diamo per scontati o che guardiamo con orrore perché ci fanno schifo. Per esempio, a me incuriosiscono i Caecilia che sono un gruppo di anfibi sconosciuto al grande pubblico: animali vermiformi solitamente fossori (che scavano il terreno, ndr).
I piccoli hanno una dentatura specializzata che serve per strappare la pelle della madrematerna che poi mangiano:, a qualcuno può far ribrezzo, ma in realtà la madre non ne risente particolarmente perché ha una pelle grassa che dà un apporto nutritivo ai piccoli in un momento molto delicato, immediatamente dopo la nascita. In fondo anche noi mammiferi produciamo una sostanza, cioè il latte, che con il tempo è stata selezionata come l’alimento fondamentale per i piccoli.
Il secondo libro è sui dinosauri: perché affascinano tanto?
Si pensa che piacciano soprattuttolo durante l’infanziaa bambini e bambine, ma in realtà i dinosauri non sono una cosa solo per bambini e bambine:, sono tante infatti le persone hanno questa fascinazione, che li studiano e ne scrivono. Magari si sono particolarmente appassionati nell’’infanziaquando erano piccoli e poi si sono portati dietro questo ricordo.
Certamente rimane la curiosità per questi animali, così diversi da quelli attuali, che sono vissuti sul nostrolo stesso pianeta, ma non sono degli alieni. E poi non è vero che si sono estinti, quantomeno non tutti, perché gli uccelli sono un particolare gruppo di dinosauri, l’’ultimo sopravvissuto, che già erano presenti al momento del famoso asteroide. Ovviamente non erano uguali agli uccelli di oggi, ma le oltre 10.000 specie d’’ uccelli esistenti derivano da quel gruppo.
I draghi delle leggende medievali sono ispirati ai dinosauri?
C’’è sempre un legame con il passato, ma molte storie e molti mostri sono stati inventati. Noi siamo una specie a cui piace un sacco raccontare e inventare cose che non esistono, per cui non individuerei nei dinosauri la fonte della nascita di leggende di mostri.
Più probabile che lo siano alcuni animali fossili, come i ritrovamenti di teschi di proboscidati come gli elefanti preistorici o di ammoniti, che potrebbero aver dato vita alla leggenda di San Patrizio che scaccia i serpenti dall’Irlanda, dove però i serpenti non sono mai esistiti.
Il terzo libro di cosa parla?
Di animali in via d’’estinzione e sarà un libro illustrato che uscirà per Tomodachi Press. Hanno collaborato 26 artisti diversi che hanno dato ognuno la loro interpretazione dell’’animale di cui parlo: cinquanta animali pescati da tutti i gruppi, dai mammiferi agli invertebrati.
Qual è il tuo animale preferito?
Non so mai che rispondere a questa domanda, perché ne conosco talmente tanti che sceglierne uno su tutti mi sembra riduttivo. Vi dico però che due li ho tatuati sulla mia pelle: un coleottero, e cioè il cervo volante, e l’’iguanodonte, che è il dinosauro sul quale ho scritto la mia tesi universitaria. E poi, fra gli animali domestici, ti rispondo senza dubbio i miei due cani.