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A tu per tu con l’artista Neri Marcorè

l prossimo 4 agosto sarà al Teatro Romano di Fiesole con un concerto per il cantautore e chitarrista Paolo Benvegnù

Il nome è toscano, anzi fiorentino, e anche se Neri Marcorè non è toscano né fiorentino ama calcare i palcoscenici della nostra regione, a cominciare dal Teatro Romano di Fiesole (FI), dove il 4 agosto per l’Estate Fiesolana presenterà Le mie piccolissime fragilissime note, un concerto in memoria di Paolo Benvegnù, cantautore e chitarrista, scomparso l’ultimo giorno del 2024.

«Ho il rammarico di non averlo mai incontrato di persona. Mi era stato proposto da Luca Baldini, che arrangiava i pezzi con lui, di suonare insieme a Benvegnù in una serie di concerti, fra cui anche a Fiesole, e ci eravamo messi al lavoro per armonizzare le canzoni, poi è arrivata la notizia della sua morte e purtroppo non ci siamo mai potuti incontrare» ricorda Marcorè.

Avete deciso di andare comunque in scena.

Il ricordo di Benvegnù rivive nelle sue canzoni e in questi concerti durante i quali, tra una canzone e l’altra, non tralasceremo di raccontare la persona che era perché, pur non avendolo conosciuto direttamente, un po’ l’ho intuito da una serie di messaggi telefonici che ci eravamo scambiati: era una persona molto generosa, altruista, profonda, ed è davvero un peccato che se ne sia andato così presto e che io non l’abbia conosciuto personalmente.

Come nasce la sua passione per la musica?

Sono legato da sempre alla chitarra come strumento, nel senso che i chitarristi mi sono sempre piaciuti molto. Consumavo i dischi di Bennato, De André, e poi De Gregori, Gaber e tantissimi altri, anche contemporanei. Fra gli stranieri ci butto là James Taylor e John Mayer. Poi ho sempre ammirato i contenuti della musica d’autore: i testi hanno qualcosa di diverso rispetto alle altre canzoni e ti viene voglia di suonarle, di trovare gli accordi sulla chitarra, di imparare i testi a memoria.

Quale pensa sia la modalità per avvicinare i ragazzi al mondo dello spettacolo dal vivo? Per questo concerto Unicoop Firenze propone biglietti ridotti con il progetto “Under 30”.

Forse i giovani non vanno a teatro per un motivo economico? A prima vista potrebbe sembrare una ragione plausibile, poi vediamo che invece sono disposti a spendere cifre tutt’altro che popolari per i concerti di divi nazionali e internazionali, che sono in voga in quel momento.

A questo genere di eventi tanti ragazzi e ragazze vanno, giustamente, perché sono i loro idoli. Non ho una ricetta per risolvere il problema, però certamente questa iniziativa è da applaudire, perché l’incentivo economico può aiutare e incuriosire verso spettacoli di artisti che non si conoscono o si conoscono meno.

E cosa fare per favorire la lettura?

Si sente dire spesso che bisognerebbe fare qualcosa per far leggere di più le persone, non solo i ragazzi, perché il problema riguarda tutte le generazioni. Io dico beati i lettori, beati gli ascoltatori di musica, e non so come fanno gli altri a farne a meno, perché leggere, come ascoltare la musica, è un piacere e non sanno cosa si perdono.

Lei è un artista poliedrico: attore, conduttore, imitatore, regista, cantante. Come si prepara ai diversi ruoli e quale preferisce?

Preferisco cambiare, passare da una cosa all’altra e fare tutto, se il pubblico lo gradisce, perché tutto dipende dal pubblico, se apprezza quello che fai oppure no. In quest’ultimo caso la strada si chiude ed è bene fare un bagno d’umiltà e capire che bisogna tornare indietro. Io da sempre ho seminato in vari terreni e questi fiori sono spuntati un po’ ovunque. Quindi, finché il pubblico me lo permetterà, continuerò a fare un po’ di tutto.

Speciale Under 30

Il concerto di Neri Marcorè, il 4 agosto al Teatro Romano di Fiesole, è uno degli eventi del progetto “Under 30” che offre ai giovani fino a 29 anni la possibilità di assistere a spettacoli, e non solo, a prezzi ridotti.

coopfi.info/eventi

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