Si terrà sabato 8 febbraio, alle 18, al Caffè Zanobini del Centro*Pontedera, in via Terracini 1/3, a Pontedera l’incontro con i protagonisti dello spettacolo Mine vaganti di Ferzan Ozpetek. Una produzione del Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo. A moderare l’incontro con Francesco Pannofino, Paola Minaccioni, Arturo Muselli, Giorgio Marchesi, Caterina Vertova, Roberta Astuti, Sarah Faklanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini ed Edoardo Purgatori ci sarà il giornalista e critico Gabriele Rizza.
Il testo Mine Vaganti sarà in scena al Teatro Era sabato 8 febbraio, alle 21, e domenica 9 febbraio, alle 17.30. Lo spettacolo racconta della difficoltà di dire la propria diversità, nel quadro di una “famiglia” anticonvenzionale. La storia del film del 2010 di Ferzan Özpetek, grande successo di botteghino e critica (2 David, 5 Nastri d’argento, 4 Globi d’oro) arriva per la prima volta in teatro, diretto dallo stesso Özpetek, al debutto nella prosa.
L’incontro, a ingresso libero, è organizzato da Fondazione Teatro della Toscana / Teatro Era e sezione soci Coop Valdera.
Fondazione Teatro della Toscana / Teatro Era e Unicoop Firenze collaborano da diverse stagioni per la promozione della cultura. La collaborazione fra uno dei maggiori teatri della Toscana e la maggiore cooperativa toscana, una delle più importanti del Paese, per favorire l’accesso alla cultura da parte dei cittadini prevede vantaggi per i soci, come riduzioni sugli abbonamenti e sui biglietti degli spettacoli della stagione 2019/2020 e su altre attività del Teatro Era per tutti i soci Unicoop Firenze.
L’impegno di Unicoop Firenze è volto a valorizzare una idea di cultura come bene comune alla portata di tutti e come risorsa accessibile con cui nutrire bene la mente. Oltre a fornire ai consumatori, soci e non, beni e servizi di buona qualità alle migliori condizioni possibili, lo statuto di Unicoop Firenze prevede infatti che la cooperativa metta in atto un piano di attività sociali in cui la cultura ha un ruolo fondamentale.
L’approccio di Unicoop Firenze al mondo della cultura le conferisce un ruolo di “facilitatore” dei processi culturali: lo sforzo della cooperativa va nella direzione di mantenere un rapporto costante con i promotori delle varie iniziative sul territorio per diffonderne i contenuti fra i soci.