Martedì 26 marzo, presso il Centro espositivo A. Berti (Via P. Bernini, 57, Sesto Fiorentino) lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso ha presentato il suo ultimo libro “Fitopolis, la città vivente”.
L’incontro, aperto al pubblico, è stato condotto da Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze.
“Fitopolis, la città vivente”
Nel volgere di pochi decenni, l’umanità è andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta.
Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. È certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione è vantaggiosa. Ma è altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie è efficace soltanto in un ambiente stabile. In condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa.
Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l’ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all’interno del nostro habitat.
Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c’è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell’umanità.
«Fitopolis è un libro su come sono costruite oggi le città, su quali sono davvero i motivi che portano alla costruzione delle città come le conosciamo oggi e come potrebbero e dovrebbero invece essere costruite. È in linea con tutti i libri che ho scritto fino ad oggi e con l’idea che tutto quello che noi uomini abbiamo prodotto fino ad oggi abbia avuto e abbia come unico modello il modello umano, il modello animale. Tutto quello che abbiamo prodotto è stato prodotto e costruito a imitazione di come siamo fatti noi. Invece io sostengo che ci siano degli altri esseri che compongono la stragrande maggioranza della vita e che sono le piante: queste sono in realtà un modello che noi dovremmo studiare e dovremmo imparare a imitare. Quindi Fitopolis è questo: è una storia della città fino a oggi, una storia della città umana e un’immaginazione invece di come dovrebbe essere una città vegetale».
(Fonte: Editori Laterza)
Stefano Mancuso
Scienziato e divulgatore, Stefano Mancuso è tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore ordinario presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È stato il primo scienziato italiano ad essere invitato nel 2010 come speaker in un TED Global tenutosi ad Oxford e successivamente visualizzato oltre 1,4 milioni di volte solo sul sito TED.
Nel 2014 fonda PNAT, una start-up dell’Università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. Nel 2016 vince il premio del Ministero della Scienza e Tecnologia austriaca “Wissenschaftbuck des Jahres” per il miglior saggio scientifico dell’anno. In qualità di scrittore esordisce nel 2013 pubblicando con Giunti il pluripremiato best-seller Verde brillante. Nel 2018, il suo libro Plant Revolution vince il Premio Galileo 2018, il più prestigioso premio per la saggistica scientifica.
Seguono con Laterza L’incredibile viaggio delle piante (2018), La Nazione delle Piante (2019) vincitore del Premio Capalbio e dell’Earth Prize, La pianta del mondo (2021) vincitore del Premio Pozzale Luigi Russo e Fitopolis, la città vivente (2023). Nel 2022 ha pubblicato con Einaudi La tribù degli alberi, il suo primo libro di narrativa. I suoi libri sono tradotti in 27 lingue.
È inoltre autore di vari podcast tra cui Di sana Pianta realizzato nel 2023 per Chora Media in collaborazione con l’agenzia letteraria di Elastica. Nel 2022 è stato insignito del Fiorino d’Oro, il massimo riconoscimento della Città di Firenze, ed è stato nominato direttore scientifico della neonata Fondazione per il futuro delle città.