Il libro che racconta la comunità della Coop di Ponte a Greve sarà protagonista dell’incontro del 7 giugno del Libro della Vita. Il volume di Raffaele Palumbo che, a partire dalle reazioni all’incendio del supermercato, delinea una comunità che si è raccolta intorno a Unicoop Firenze, sarà infatti al centro di un appuntamento che chiama a riflettere su come un supermercato può essere molto di più di un luogo dove si va solo a fare la spesa.
Partecipano alla presentazione, insieme all’autore, Sandro Fallani, sindaco di Scandicci, Pietro Giorgeri, docente di Urbanistica all’Università di Firenze, Roberto Cartocci, politologo dell’Università di Bologna, Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze.
Ai partecipanti verrà donata una copia del libro.
“Il libro Una Storia di Persone nasce dalla volontà di fermare nella memoria, e niente meglio delle pagine scritte può farlo, un evento tragico e a suo modo foriero di opportunità, che ha coinvolto non solo la nostra impresa ma una comunità intera. – Fanno sapere da Unicoop Firenze – Tragico perché un incendio come quello che ha interessato il centro commerciale di Ponte a Greve ha avuto per Unicoop Firenze ricadute economiche negative e ha complicato la vita di molti cittadini. Ma, come tutti i grandi eventi critici, anche l’incendio di Ponte a Greve ha offerto un’opportunità, quella di convogliare gli attori che operano sul territorio intorno all’obiettivo comune di ripartire e rendere ancora più funzionale e attrattivo questo luogo. Ci ha dato insomma la possibilità di ripensarci e proiettarci avanti nel tempo, rinsaldando vecchi legami e allacciandone di nuovi, per creare comunità”.
Il supermercato di Ponte a Greve ha riaperto, completamente ristrutturato, a fine marzo 2022.
Il libro “Una storia di persone”
Dai nonluoghi agli iperluoghi. La vicenda di un supermercato che prendendo fuoco ha generato comunità. Il caso di Unicoop Firenze e del centro commerciale di Ponte a Greve.
Il 3 giugno 2021 il centro commerciale di Ponte a Greve, tra Firenze e Scandicci, prende fuoco. L’evacuazione è impeccabile, dura otto minuti e nessuno subisce alcun danno. Eppure dal giorno dopo Unicoop Firenze inizia a essere subissata da messaggi di solidarietà, di vicinanza, di vero e proprio cordoglio. Perché una reazione emotiva così potente e corale, durata settimane? Per rispondere a questa domanda, il giornalista Raffaele Palumbo ha intrapreso un viaggio, durato mesi, sulla linea T1 della tranvia.
Per condurre un’inchiesta all’americana e ricostruire la fitta rete di relazioni che la Coop è riuscita a intessere in questi anni con numerose realtà territoriali. Facendo alla fine del centro di Ponte a Greve un hub di socialità, prima ancora che un centro commerciale. Non solo un posto dove si va a fare la spesa, ma dove si va anche a fare la spesa.
L’incendio ha disvelato una comunità che nel corso degli anni ha trasformato Ponte a Greve da potenziale nonluogo a un vero e proprio iperluogo, agorà contemporanea della nostra socialità.