Novemila euro al Centro antiviolenza Pronto donna di Arezzo dalla campagna Unicoop Firenze”La buona spesa è buona due volte”

A novembre 2020 nei Coop.Fi le vendite di 40 prodotti toscani scontati contribuivano a sostenere 14 associazioni della rete contro la violenza di genere.In questi giorni la consegna di quasi 9mila euro al Centro Antiviolenza Pronto Donna di Arezzo

Quasi novemila euro per aiutare le donne vittime di violenza, per la precisione 8.953 euro. Questo l’ammontare delle risorse donate da Unicoop Firenze al centro antiviolenza Pronto Donna di Arezzo, grazie alla campagna La Buona Spesa è Buona Due Volte.

Verranno utilizzate dal centro per implementare le attività e per supportare le donne nei loro bisogni più impellenti: “Con la pandemia, le donne sono state ancora più penalizzate. Useremo i fondi di Unicoop Firenze per finanziare le spese più urgenti: penso ad un aiuto con i bambini piccoli per le donne che hanno un lavoro e stanno intraprendendo un percorso di autonomia, ai costi degli strumenti conciliativi per i tempi di vita e di lavoro, ma anche semplicemente agli abbonamenti ai mezzi pubblici. Ci sono poi spese specifiche, come ad esempio quelle per la traduzione degli atti pubblici da presentare in sede giudiziaria – spiega Loretta Gianni, presidente Pronto Donna – ma oltre al contributo economico voglio ringraziare la cooperativa perché la campagna dello scorso novembre ci ha permesso di arrivare a tante donne, che possono avere bisogno di noi, ma a volte non conoscono l’esistenza del centro antiviolenza. Crediamo infatti nell’importanza del cambiamento culturale, da tutti auspicato, perché si elimini la violenza di genere e si promuovano le pari opportunità, ma anche nella necessità di azioni concrete e visibili, come è stata La Buona Spesa è Buona Due Volte, che ha portato su tutti gli scontrini anche lo strumento vitale del numero antistalking 1522”.  

“La collaborazione con Pronto Donna è molto importante per le sezioni soci Coop sul territorio – affermano dalle sezioni soci di Arezzo, Valtiberina, San Giovanni Valdarno e Montevarchi – insieme vogliamo contribuire a diffondere la cultura della civiltà e del rispetto e promuovere strumenti concreti per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il lavoro dei centri antiviolenza è imprescindibile sempre, ma ancora di più adesso, a causa della crisi pandemica che stiamo vivendo e che ha acuito tante situazioni difficili. Pronto Donna parte dall’aiutare le donne a uscire da situazioni di maltrattamento e poi le accompagna verso una nuova autonomia, prendendo in carico la vittima e, dove ci sono, anche i figli. Al suo fianco, le sezioni soci e la cooperativa ci sono e ci saranno”.  

Il centro antiviolenza Pronto Donna

Pronto Donna è un’associazione di volontariato formata da socie e collaboratrici che operano in rete con altre associazioni ed istituzioni per apportare strumenti di tutela contro ogni forma di violenza sulle donne. È attiva nella provincia di Arezzo. 

L’Associazione Pronto Donna offre i seguenti servizi, gratuiti e che garantiscono l’anonimato:

  • linea telefonica di ascolto e sostegno per fornire ascolto ed immediato supporto e dare le prime indispensabili informazioni;
  • colloqui di accoglienza per analizzare, assieme alla donna che lo desideri, la situazione, valutare i bisogni e le possibili strategie per uscire dal disagio e dal maltrattamento, fornendo anche tutte le informazioni utili in relazione ai bisogni espressi;
  • percorsi di uscita dalla violenza: negli ulteriori colloqui si prosegue il percorso d’uscita dalla situazione di violenza, verificando e valutando il percorso intrapreso, definendo le tappe e le possibili proposte operative in integrazione con i servizi del territorio;
  • consulenze psicologiche e legali gratuite attraverso consulenti esperte e qualificate; gruppo di auto-aiuto e sostegno per l’attuazione di percorsi di uscita dalla violenza e dal maltrattamento;
  • reperibilità in emergenza, è disponibile un servizio di reperibilità telefonica sette giorni su sette dalle 8 alle 20 al fine di valutare l’inserimento in emergenza in struttura protetta. Tale servizio è regolato dal protocollo “Rete provinciale a contrasto della violenza di genere” firmato dalla Provincia di Arezzo, Azienda USL-8, Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, Procura di Arezzo, Ufficio delle Consigliere di Parità;
  • Casa rifugio per le donne, anche con figli minori, che abbiano subito violenza o che siano minacciate nella loro incolumità fisica e psicologica;
  • Due Case di seconda accoglienza per proseguire il progetto di autonomia e di reinserimento socio lavorativo: una in gestione diretta nel territorio della Valdichiana, l’altra gestita da un’altra realtà del territorio aretino dove l’associazione si occupa del supporto nel percorso di uscita dalla violenza;
  • Casa di Accoglienza per vittime di tratta e/o sfruttamento e i loro figli;
  • Progetti di assistenza e integrazione per persone oggetto di tratta e sfruttamento ai sensi dell’articolo 18 D.Lgs 286/98 nel territorio aretino; sportello di ascolto nei territori di Arezzo e Grosseto;
  • Azioni di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza e alle scuole del territorio di ogni ordine e grado con interventi appositamente strutturati; Attività di ricerca e intervento su stereotipi e violenza di genere; 
  • Sportelli Ascolto Donna ovvero dei punti di ascolto, informazione, orientamento, consulenza e sostegno alle donne in situazione di disagio dislocati nelle 5 zone (Arezzo, Valdichiana, Casentino, Valtiberina, Valdarno) della Provincia di Arezzo; Sportello Cav Foiano della Chiana (attivo dal 25 novembre 2020).     

Per contattare il centro basta chiamare lo 0575 355053  

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