Nel 1992 il politologo Francis Fukuyama pubblicò il saggio La fine della storia e l’ultimo uomo. Non un testo distopico e apocalittico, ma una riflessione filosofica sul fatto che il processo di evoluzione sociale, economica e politica avrebbe raggiunto il suo momento più alto nel XX secolo e in questo senso avrebbe concluso la storia come l’avevamo sin lì conosciuta.
Chiusa l’epoca delle guerre, delle follie e delle atrocità di cui il Novecento era stato testimone, da quel momento in poi, la democrazia, il libero mercato e il progresso tecnologico avrebbero contrassegnato positivamente l’evoluzione futura dell’umanità. Purtroppo, gli eventi degli ultimi mesi non sembrano confermare che la storia sia effettivamente finita, mentre le ombre del “secolo breve” si allungano sul presente.
Pandemia, guerra, inflazione, crisi climatica fanno del futuro che abbiamo davanti un mondo pieno di incertezze e di maggiori pericoli.
La pandemia ha evidenziato la debolezza di una globalizzazione che già dimostrava da alcuni anni di non avere più la spinta propulsiva sulla crescita globale degli ultimi decenni passati. E ripropone invece i guasti di un modello spesso squilibrato e polarizzante.
La guerra ci pone dinanzi alla concreta evidenza che anche la democrazia non si può dare per scontata, come forse avremmo sperato. La democrazia è chiaramente sotto attacco nel mondo e ci accorgiamo che già oggi i Paesi liberi sono una minoranza, mentre il resto del mondo accetta o subisce forme di governo diverse – il 40% del Pil globale arriva da regimi non democratici.
In quella che molti indicano come la “tempesta perfetta” ma che somiglia più ad uno tsunami, come si comportano gli italiani? Il Rapporto Coop 2022 ce li descrive attoniti e in allerta, stretti al loro territorio e ai loro affetti, pronti a resistere anche al nuovo tsunami. Già temprati dal Covid e quindi disposti a rimboccarsi le maniche, programmando rinunce, ma non abbattuti e pronti, ancora una volta, a sopravvivere. La storia non è affatto finita, si apre solo un altro capitolo.
( Albino Russo, direttore generale Ancc-Coop)