L’evoluzione dell’Istituto Storico della Resistenza

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea evolve verso il digitale per rinnovare la sua missione. Le riflessioni di Matteo Mazzoni, direttore dell'Istituto

La memoria col tempo scompare, se non viene ravvivata e mantenuta con cura, e la storia può essere distorta: per questo ci sono bellissime realtà come l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che dal 1953 conserva le preziose carte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e della Resistenza fiorentina. Nel corso degli anni l’Istituto, che ha sede a Firenze, ha rinnovato la sua identità e funzione, fondendo il suo ruolo conservativo con attività culturali, didattiche e di ricerca. «Siamo nati per conservare le carte del Comitato e delle associazioni legate alla Resistenza. Ma nel tempo la nostra missione ha abbracciato una prospettiva più ampia, portando l’Ist tuto a trasformarsi in un centro di cultura» racconta il direttore Matteo Mazzoni.

Mentre i testimoni scompaiono…

La memoria della Resistenza, una pietra miliare della missione dell’Istituto, sta però attraversando una fase critica: «Con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, l’Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria di quegli eventi», sottolinea Mazzoni. La pandemia ha accelerato una transizione verso il digitale e «ci ha spinti a riconsiderare le nostre modalità operative. Ci siamo riconvertiti all’online, utilizzando piattaforme come YouTube e Facebook per mantenere viva l’interazione con il pubblico».

Fondamentale è il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle scuole, una missione educativa che l’Istituto abbraccia con passione: «Un ruolo per noi essenziale – afferma il direttore -. Svolgiamo un compito educativo, non solo nelle scuole, ma anche attraverso corsi di formazione per adulti. Guardando al futuro, la vera sfida è mantenere un equilibrio tra la ricerca specialistica e la divulgazione, in un contesto in cui la ricerca storica spesso soffre di carenze di finanziamenti». La dimensione tecnologica emerge come una componente cruciale nell’approccio dell’Istituto. «Gli strumenti come i social e i podcast – conclude Mazzoni – sono fondamentali per portare la conoscenza storica a un pubblico più vasto, ma devono essere creati da specialisti della comunicazione e curati nel contenuto».

Insieme ad Unicoop Firenze

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea è un riferimento per tutta la Toscana, perché la storia è complessa e conoscerla è uno strumento che permette di capire e interpretare la realtà che si vive tutti i giorni. Infatti è consulente scientifico per i percorsi sulla memoria che Unicoop Firenze dedica alle scuole.

E proprio in collaborazione con Unicoop Firenze nella settimana del “Giorno della memoria” sono previsti un open day all’Istituto (il 27 gennaio), visite guidate riservate ai soci al Memoriale delle deportazioni e un’esperienza immersiva sul tema al Rifugio digitale, a Firenze.
Tutti i dettagli su coopfi.info/eventi

Iscriviti alla Newsletter

Le notizie della tua Cooperativa, una volta alla settimana. Guarda un esempio

Errore: Modulo di contatto non trovato.

Potrebbe interessarti