Fra tutte le materie che propone la scuola italiana – nei licei almeno – a molti sembra una delle meno utili.
A cosa può servire la filosofia?
Ebbene, la risposta è che ci può aiutare a trovare la più desiderata delle condizioni, la felicità. Almeno secondo Ilaria Gaspari, autrice del libro Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita, Einaudi. Per sei settimane ha vissuto, in una sorta di esperimento esistenziale, seguendo i precetti dei filosofi dell’antica Grecia, inseguendo se non la felicità, qualcosa di molto simile
Cosa ci insegnano i pensatori dell’antichità?
Una cosa molto importante, cioè che dobbiamo imparare a calarci nel presente, a vivere l’attimo. Gli insegnamenti della filosofia sono un antidoto contro la troppa emotività, contro l’idea di essere un corpo distaccato dalla mente.
Per i filosofi greci non esiste la divisione fra mente e corpo, o meglio esiste ma non ha niente che vedere con il dualismo di matrice cristiano-cartesiana. Gli antichi greci ci insegnano a seguire in maniera più armoniosa il nostro istinto alla ricerca della vocazione naturale e così ci avvicinano alla felicità.
Che altro possiamo imparare dalla filosofia?
Che la felicità non è impossibile: secondo i greci antichi l’eudamonia, il crearsi una buona sorte, è legato alla capacità di conoscere quali sono i limiti e i capricci del fato, di essere consapevoli della variabilità delle opinioni e delle cose su cui non si può contare, mentre è fondamentale individuare quelle su cui si può contare veramente. Quindi con la conoscenza costruire una fedeltà alla propria vocazione nella vita.
E per quanto riguarda la sfera interpersonale?
Un filosofo da cui possiamo imparare molto per gestire le relazioni è Epicuro. Ha speso parole bellissime e profonde sull’amicizia. Una sua frase dice che è vano il discorso di quel filosofo che non cura anche l’animo umano.
In sintesi, cosa ci può rendere felici?
Uscire da modi schematici di pensare, che abbattono l’autostima. Ci si riesce applicando una forma di disciplina su noi stessi, che si realizza anche attraverso la filosofia. Fondamentale è seguire la propria vocazione ed esserle fedele. E quando si frappongono degli ostacoli, è bene seguire l’insegnamento di Epitteto e ricordarsi che ci sono cose che non possiamo cambiare, dobbiamo accettare e altre che possiamo cambiare e su queste lavorare.