Dopo l’anno della pandemia, l’anno della guerra in Ucraina che, al suo seguito, ha portato inflazione, carovita, crisi energetica. Sullo sfondo, insiste pesante l’ombra dell’emergenza climatica e delle sue ricadute anche sul mondo della produzione agricola, fra aumento degli eventi estremi, innalzamento delle temperature e siccità, severa o estrema, come la definiscono gli esperti.
In un presente a dir poco incerto, nel 2022 Unicoop Firenze ha tenuto ben saldi i suoi punti fermi: convenienza, tutela delle famiglie, sostegno al lavoro e all’economia locale e impegno sul fronte della solidarietà e dell’ambiente. Una ricetta che, tradotta in numeri, ha portato un bilancio che registra vendite al dettaglio pari a 2,6 miliardi di euro, con un incremento dell’8,6% – a valore – e del 2,1% – a volume – rispetto all’anno precedente; l’utile di esercizio è di circa 26 milioni di euro, al netto di imposte di circa 17 milioni di euro. Importante anche il contributo all’economia del territorio, pari a 1 miliardo di euro per indotto generato, grazie alle filiere locali di prodotto sostenute dalla Cooperativa, che in Toscana generano 5.400 posti di lavoro.
A spiegarci i numeri e la rotta della Cooperativa è Giulio Bani, consigliere delegato area amministrazione.
Come ha reagito la cooperativa alle nuove difficoltà del 2022?
Il 2022 è stato l’anno della ripresa economica ma anche dell’iperinflazione; Unicoop Firenze ha perseguito e rafforzato l’impegno per la salvaguardia degli interessi dei propri soci consumatori e della loro salute e sicurezza, garantendo una politica di contenimento dei prezzi di vendita grazie alla quale, nelle province toscane in cui opera, il livello dei prezzi dei prodotti alimentari è fra i più bassi d’Italia (fonti: Iri e Nielsen).
Cosa raccontano i numeri del bilancio 2022?
Grazie al risultato positivo del 2022, il patrimonio netto cresce ulteriormente arrivando a oltre 1,7 miliardi di euro. La situazione finanziaria è tale da coprire, prontamente e integralmente, l’impegno preso verso i soci prestatori, il cui prestito sociale ammonta a 1, 5 miliardi di euro.
Quali le iniziative per difendere il potere di acquisto delle famiglie?
Sono state incrementate le iniziative commerciali per tutelare il potere di acquisto delle famiglie toscane: penso alle campagne “Prezzi Bloccati”, ai “Buoni Sconto da 5 euro” o allo “Sconto 30% su tutti i prodotti Fior fiore”, frutto di una politica di riduzione dei margini e di contenimento dei costi. Nel 2022 gli sconti riservati esclusivamente ai soci, compresi i punti spesa, hanno superato i 132 milioni di euro, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente.
Nel 2022 ci sono state novità anche nello sviluppo della rete di vendita, fisica e virtuale
Con l’obiettivo di offrire strutture e servizi migliori ai nostri soci e clienti, nel corso dell’anno i punti vendita sono passati da 108 a 110, con l’apertura di quattro esercizi (Firenze Via Caracciolo, Empoli Pontorme, Prato Via Roma e Tirrenia Piazza Belvedere) e la contestuale chiusura dei negozi di Firenze Via Madonna della Querce e Tirrenia Via Pisorno. Il 31 marzo 2022 ha riaperto – completamente ristrutturato – il punto vendita di Firenze Ponte a Greve, un momento simbolico importante dopo la ferita e i tanti danni procurati dall’incendio del 2021. Il servizio “Prenota la Spesa” con la consegna a domicilio è arrivato a coprire un bacino toscano di circa 1 milione di persone, per rispondere alle nuove esigenze di soci e consumatori.
Ci sono segnali positivi sul fronte del lavoro?
I nostri lavoratori a fine esercizio risultano 8.261, con un aumento di 320 posti di lavoro rispetto all’anno precedente. Il 91% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato e le donne sono il 65%. Lo scorso 8 settembre è stato firmato il nuovo contratto integrativo, che promuove il miglioramento delle condizioni per tutti i lavoratori della cooperativa, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione tra lavoro e famiglia, della tutela delle persone fragili, della sicurezza sul lavoro e della parità di genere. Nel nuovo contratto integrativo è stata mantenuta la distribuzione ai lavoratori del 25% degli utili commerciali che quest’anno ammontano a 5,1 milioni complessivi, con un premio medio di 640 euro pro capite.
Territorio e ambiente: quali le linee di azione tracciate nel 2022?
Nel corso del 2022 la cooperativa ha collaborato con più di 700 fornitori toscani, di prodotti alimentari e non, per un giro d’affari superiore al 25% del valore annuo degli acquisti, mentre in chiave di tutela dell’ambiente e della riduzione delle emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale, sono state messe in pratica iniziative per l’efficienza energetica della rete di vendita, per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per la realizzazione di boschi didattici nelle scuole toscane e di rigenerazione del territorio con la nascita del bosco di Montopoli.
In un quadro di crescente povertà, la solidarietà può fare la differenza…
Indubbiamente, e per questo la Fondazione Il Cuore si scioglie ha ripreso con forza l’impegno sia sul nostro territorio che verso le aree colpite da eventi di portata mondiale: penso agli aiuti inviati in Ucraina e a quelli destinati alle famiglie sfollate arrivate poi in Toscana. Nelle due giornate di solidarietà alimentare del 2022 sono state raccolte 333 tonnellate di generi alimentari; a queste, vanno ad aggiungersi 136 mila confezioni di materiale scolastico donate da soci e clienti lo scorso 10 settembre e destinate alle famiglie toscane in difficoltà.
E per il prossimo futuro cosa si prevede?
Visto il perdurare del conflitto fra Russia e Ucraina, non si può escludere una contrazione indiretta della domanda e dell’offerta e ulteriori fenomeni inflattivi. Sarà un anno ancora critico ma molto importante per Unicoop Firenze che, proprio nel 2023, festeggia i suoi 50 anni: un’occasione in più per rinsaldare il legame di fiducia con soci e clienti, con un impegno ancor più forte per mantenere il primato della convenienza, contenere i livelli dell’inflazione e svolgere una decisiva azione di calmiere dei prezzi.
Il 2022 ha visto l’ingresso di nuovi punti vendita Coop gestiti dalla società Terre di Mezzo. Quali i primi risultati?
Terre di Mezzo è una società controllata al 100% dalla cooperativa che, da gennaio 2022, gestisce direttamente 29 punti di vendita a insegna Coop nelle province di Arezzo e Siena. Le vendite, in costante aumento, sono state pari a circa 178 milioni di euro. Per il 2023 prevediamo un incremento ulteriore delle vendite e una politica commerciale di qualità e convenienza, atta a contenere i livelli dell’inflazione a favore di soci e clienti.