Cara Coop,
sono molte le campagne di solidarietà e per la parità di genere che sostenete, perché non fate sentire forte la vostra voce a sostegno delle donne iraniane?
(Claudia B.)
Risponde Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia
A Claudia e a tutti gli altri che hanno chiesto un maggior impegno di Coop su quanto sta accadendo in Iran rispondiamo con una nuova, forte e speriamo partecipata iniziativa. Una ciocca di capelli, che ricorda quella sfuggita dal velo di Mahsa Amini e che le è costata la vita per mano della polizia morale di Teheran, è ora raffigurata su circa 2 milioni di cartoline da ritagliare che il 10 marzo saranno allegate da Coop ai settimanali “Sette” del “Corriere della Sera” e “Venerdì di Repubblica”.
Ad aprile saranno distribuite anche con l’Informatore e le altre riviste Coop: un simbolo da far viaggiare come un messaggio in bottiglia con destinazione Iran.
Quelle dei settimanali dovranno essere spedite per posta, quelle dell’Informatore restituite ai punti vendita Coop in appositi contenitori allestiti per l’occasione.
Sarà nostra cura poi recapitarle all’ambasciata iraniana in Italia, lanciando un forte segnale di attenzione su quanto sta avvenendo alle donne e agli uomini iraniani. Un popolo stanco di discriminazione e violenze che dettano norme di comportamento e invadono anche le libertà e i diritti fondamentali. Tanto da essere uccisi per una ciocca di capelli fuori posto.
Secondo l’Economist Intelligence Unit Index of Democracy 2022, l’Iran si trova al 154° posto su 167 Paesi per democrazia, libertà civili e politiche. Un piazzamento che vede il regime degli Ayatollah tra quelli più autoritari del pianeta. Al primo posto tra i Paesi democratici c’è la Norvegia, l’Italia è in 34a posizione, in fondo alla classifica l’Afghanistan.
In Iran da mesi donne e uomini insieme scendono in strada contro il regime, nonostante la violenta repressione e le condanne a morte degli attivisti. Nell’elenco delle vittime civili ci sono anche decine di minorenni, un bimbo di due anni, una bambina di sei.
Coop ha deciso di fare la propria parte già a cavallo delle festività di Natale, con un annuncio sui giornali e online: “La Coop sei anche tu, Mahsa”, scritto al centro del volto astratto di una donna dal capo coperto. Ora torniamo con quest’iniziativa appoggiata anche da Amnesty International.
Basterà una cartolina a cambiare le cose? Certamente no, ma se gli Stati ancora faticano a prendere posizione «i cittadini di tutto il mondo dovrebbero fare tutto il possibile per sostenere la rivoluzione delle donne in Iran – ha dichiarato al periodico “Micromega” Maryam Namazie, attivista iraniana che si spende da anni per i diritti delle donne e per la difesa della laicità -. Se qualcosa è cambiato o sta per cambiare, dipende dalla solidarietà umana, che può aiutare il popolo iraniano a porre fine al regime islamico e a inaugurare una nuova alba».
Come il colibrì aiuta a spegnere la foresta in fiamme portando nel becco una goccia d’acqua, anche inviare una cartolina, e tagliare simbolicamente la ciocca di capelli che raffigura, farà sentire la nostra voce e ci porterà più vicini alle donne, alla vita e alla libertà anche in Iran.