Piccole ferite, sbucciature e qualche ustione sono “incidenti di percorso” piuttosto frequenti nella crescita dei bambini: spaventano i genitori, ma in molti casi possono essere risolte senza andare al Pronto soccorso. Ecco qualche errore da evitare con i consigli di Giulia Giusti, pediatra del Pronto soccorso e del Trauma Center del Meyer.
Partiamo dalle ferite: come si medicano?
Per prima cosa, anche se non è sempre semplice, è fondamentale che gli adulti mantengano la calma per non spaventare il bambino. Poi va lavata bene la ferita con acqua corrente (o acqua e sapone neutro) e occorre rimuovere tutti i residui di terra, sassolini e altri corpi estranei. Successivamente possiamo disinfettare con disinfettanti per cute lesionata, come una soluzione all’ipoclorito di sodio allo 0,05% o allo iodopovidone (sostanze presenti nei più noti disinfettanti in commercio, ndr). Infine applichiamo un cerotto, ricordando di cambiarlo ogni 2 giorni. È importante cercare di mantenere la ferita asciutta e pulita: questo aiuterà la cicatrizzazione. La cicatrice va protetta dal sole per almeno un anno, con protezione totale o coprendola.
E le ustioni?
Purtroppo può capitare che i bambini si brucino con acqua calda o con superfici roventi. Anche in questa evenienza, mantenersi tranquilli aiuta i piccoli ad affrontare la situazione con più serenità. Le ustioni bruciano e continuano a mantenere il calore: perciò vanno “raffreddate” prima possibile, possibilmente con acqua corrente per almeno 15 minuti. Una volta bagnati, si possono rimuovere i vestiti sopra l’ustione.
Successivamente va applicata sull’ustione una garza bagnata con soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,05% mantenendola bagnata per le prime 24-48 ore. Solo trascorso questo tempo, si potranno usare “garze grasse” (cioè medicate, si trovano in commercio già pronte) e un cerotto, avendo cura di cambiare la medicazione ogni 2 giorni fino alla risoluzione.
Quali sono gli errori da evitare nella medicazione delle ferite e delle ustioni?
Per il benessere del vostro bambino è bene evitare di usare soluzioni disinfettanti che bruciano come l’acqua ossigenata o l’alcool puro. Non ce n’è bisogno: attualmente esistono prodotti più moderni, altrettanto efficaci e non dolorosi. Andrebbero evitati anche i famosi “rimedi della nonna”: ne esistono di molto fantasiosi come l’applicazione di dentifricio, olio, carne congelata, yogurt e fette di patate. In realtà nessuno di questi migliora l’andamento delle ferite e delle ustioni, anzi possono peggiorare la lesione e sono a rischio infettivo.
Sulle ustioni occorre anche evitare di usare soluzioni disinfettanti colorate o pomate, salvo specifica indicazione medica.
Quando rivolgersi al Pronto soccorso?
Sia per le ferite, sia per le ustioni ci sono situazioni che non si possono gestire a casa, ma che avranno bisogno di una valutazione medica. Se ferite e ustioni riguardano il volto, le mani, i piedi o i genitali, ad esempio, è opportuno contattare il pediatra per una valutazione. Sarà lui a decidere di volta in volta se ricorrere o meno al Pronto soccorso per una gestione rapida della lesione.
Anche nel caso di ferite profonde o che non smettono di sanguinare è opportuna una valutazione diretta in Pronto soccorso, così come nel caso di ustioni profonde, che si riconoscono per il fondo bianco o nero.
In pillole
- No acqua ossigenata e alcool: bruciano!
- Le ustioni vanno raffreddate: acqua corrente per 15 minuti.
- I rimedi della nonna (patate, olio, dentifricio, yogurt) non funzionano e sono a rischio infettivo.