Archeologia e arte contemporanea, design e comunicazione: “Anima Etrusca / Etruscan Soul. La fortuna del Progetto Etruschi”, fino all’11 gennaio del prossimo anno al Complesso museale di Santa Chiara di San Gimignano (SI) intreccia passato e presente, offrendo un’occasione unica per riscoprire, a quarant’anni dal progetto originario, la fortuna moderna e attualissima degli Etruschi. Era infatti il 1985 quando la Regione Toscana organizzò un ampio progetto culturale – mostre, convegni, eventi e pubblicazioni – che stimolò un nuovo e grande interesse per questo antico popolo, superando i confini della ricerca archeologica e della storia culturale ed artistica.
Il “Progetto Etruschi 85/25”, l’iniziativa della Giunta regionale realizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi e l’Associazione Musei Archeologici della Toscana, celebra dunque quell’anniversario e arriva – attraverso esposizioni, eventi e iniziative: programma completo e approfondimenti su archeologia.toscana.it – fino al 2029, anno in cui si celebreranno i 2500 anni del massimo livello raggiunto dalla civiltà etrusca, coinvolgendo istituzioni e luoghi in tutta la Toscana. “Anima Etrusca”, curata dalla storica dell’arte Anna Mazzanti e dall’archeologo Giulio Paolucci, e con una sezione a cura di Valerio Bartoloni, è l’evento iniziale di questo percorso.
Le mostre del 1985
Le diverse sezioni tematiche accompagnano i visitatori in un viaggio fra la progettualità, le idee, gli allestimenti e le opere d’arte e d’archeologia esposte nelle mostre tenutesi nel 1985 in tutta la regione, accostando ai prestiti provenienti dal Museo Archeologico di Firenze, dal Museo Guarnacci di Volterra e dal romano Museo Nazionale di Villa Giulia opere di artisti contemporanei già protagonisti delle otto mostre del 1985.
Ecco allora, fra l’altro, l’immagine guida di quel primo Progetto disegnata da Fernando Farulli, ispirata a un bronzetto etrusco, e gli elementi più rappresentativi di quella campagna, dalla moneta celebrativa da 500 Lire ai francobolli dedicati agli Etruschi emessi dalla Zecca dello Stato. E ancora la ricostruzione degli allestimenti di quelle mostre firmate da architetti come Adolfo Natalini e David Palterer – che rivoluzionarono il modo di esporre l’antico, trasformando l’esperienza espositiva in un percorso immersivo; la raffinata collezione di ceramiche firmate dalla manifattura Richard-Ginori, create per il 1985: piatti, brocche e piccoli animali ispirati a preziosi bronzetti etruschi; e, a testimonianza della creatività stimolata negli anni Ottanta dalla rassegna etrusca, i piccoli preziosissimi manufatti creati da Unoaerre.
Etrusco immaginario
La sezione che racconta il rapporto fra l’arte etrusca e quella contemporanea ricostruisce le scelte fatte allora, con le opere di grandi artisti coinvolti nel progetto originario, come Michelangelo Pistoletto con L’etrusco (nella foto), Fausto Melotti, Arnaldo Pomodoro; in questa sala, anche un omaggio al semiologo Omar Calabrese, autore della sezione “Etrusco immaginario” all’interno della mostra “Fortuna degli Etruschi” del 1985, dove si mescolavano arte “alta” e cultura pop in un’indagine sul consumo contemporaneo della cultura antica.
Previsti sconti per i soci di Unicoop Firenze.
Il Complesso museale di Santa Chiara è parte di Fondazione Musei Senesi: il modo più semplice e conveniente per visitarli – ricordando anche che il Progetto coinvolge venti musei della rete Fms – è la Fms Card: valida 365 giorni, dà accessi gratuiti o agevolati,sconti ai bookshop, gadget dedicati e tanti altri vantaggi. I soci possono acquistarla al prezzo di 8 euro anziché 10.