Parodontite e diabete possono influenzarsi a vicenda

Avere denti sani non è solo gradevole dal punto di vista estetico, ma anche un motivo in più per prevenire malattie gravi.

Avere denti sani non è solo gradevole dal punto di vista estetico, ma anche un motivo in più per prevenire malattie gravi. È il caso, ad esempio, della correlazione fra parodontite e diabete, perché una patologia può influenzare l’altra. Ne parliamo con Ilaria Dicembrini e Francesco Cairo, rispettivamente professori di Endocrinologia e di Malattie odontostomatologiche, all’Università di Firenze.

Cosa è la parodontite?

È una malattia cronica infettiva che colpisce le strutture di supporto attorno al dente come gengiva e osso. L’infezione, causata da specifici germi della placca dentale, può innescare una grave risposta infiammatoria e compromettere la gengiva e l’osso alveolare.

I denti cominciano così a muoversi e a cadere. È una malattia subdola, perché la persona che ne risulta affetta, se non esegue periodici controlli dal dentista, può accorgersene in fase già molto avanzata. Le attuali evidenze scientifiche parlano di circa una persona su tre colpita da questa patologia a livello mondiale. In un terzo dei casi sono forme gravi, con alto rischio di perdita dentale, con effetti su masticazione e alimentazione, e gravi ripercussioni sullo stato di salute generale.

Qual è il legame con il diabete?

La parodontite è riconosciuta come un’ulteriore complicanza cronica del diabete. Un recente studio condotto dall’Università di Firenze, compreso nel progetto “Parodia”, ha dimostrato che non solo in quello di tipo 1, ma anche nel 2, la parodontite risulta più presente: il 63% dei pazienti analizzati è risultato infatti affetto da questa patologia.

Perché il diabete ne facilita l’insorgenza?

Il legame fra parodontite e diabete appare più complesso di quanto inizialmente ipotizzato: l’iperglicemia cronica è sicuramente in grado di favorire uno stato infiammatorio a livello del cavo orale e di influenzare i microrganismi che lo popolano, ma ad oggi si pensa che questa relazione debba essere considerata bidirezionale, cioè non solo il diabete può favorire la comparsa della malattia parodontale, ma anche che la parodontite peggiora il controllo della glicemia nei pazienti diabetici, con maggiori oscillazioni dei livelli registrati.

Quali sono gli obiettivi delle vostre ricerche?

Il progetto di studio “Parodia” si propone adesso di rispondere a un ulteriore interessante quesito: la parodontite, essendo una malattia infettiva cronica, è in grado di peggiorare il controllo della malattia diabetica? Per rispondere alla domanda, stiamo arruolando pazienti con diabete tipo 1 per valutare gli effetti della terapia per la parodontite sul compenso glicemico, mediante i dati ricavati dai sensori per il glucosio interstiziale che questi pazienti usano abitualmente.

Si può prevenire?

In primis con un’attenta igiene orale e l’eliminazione di fattori di rischio, quali il fumo o la scorretta alimentazione, assieme a visite specialistiche periodiche per una diagnosi precoce e conseguente trattamento. Per i pazienti diabetici è fondamentale avere un buon controllo metabolico per prevenire anche le altre complicanze croniche.

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