Anche se con caratteristiche diversissime tra specie e specie, tutte le begonie possiedono un fascino esotico, dovuto certamente alla loro origine; provengono, infatti, delle aree tropicali e sub-tropicali di America, Asia e Africa. Sono circa un migliaio le specie conosciute e formano una famiglia botanica ben precisa, quella delle Begoniaceae.
Le begonie sono piante erbacee sia annuali sia perenni, decidue o sempreverdi. Non sempre di facile coltivazione, rispetto ad altre specie, meritano di essere conosciute poiché molto versatili e adatte anche a vivere in ambienti chiusi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, per esempio se ospitate in casa o in ufficio.
Dal punto di vista strettamente botanico, si classificano in tre gruppi principali in base al tipo di apparato radicale: tuberoso, rizomatoso o fascicolato; queste differenze nel tipo di radici denotano anche specificità diverse di habitat e tecnica colturale.
Bella ed economica
Una delle specie più note e diffuse, sia per la facilità di coltivazione sia per il costo minimo, è la cosiddetta begonietta (Begonia semperflorens, cioè rifiorente), una fascicolata che con i suoi fiorellini bianchi, rosa o rossi può decorare un piccolo davanzale – magari ospitata in un bel vaso – o formare, in fantasiose composizioni, anche grandi aiuole e bordure in parchi o giardini. La begonietta è considerata un’annuale, ma se ben riparata durante l’inverno potrebbe anche rifiorire la stagione successiva; tollera posizioni soleggiate e in estate è necessario irrigarla con frequenza.
Tra le rizomatose, la Begonia rex originaria dell’India è una delle più interessanti; vive in salute se coltivata nel terriccio di castagno misto a sabbia e ben concimato. Queste begonie sono molto apprezzate per il fogliame decorativo più che per i fiori, che sono molto piccoli e bianchi. Le foglie sono di una bellezza notevole: tanti colori, forme e striature diverse, che s’intonano bene anche tra loro e possono formare angoli e macchie di colore molto originali, sia in casa sia in zone luminose del giardino o del terrazzo. Sempreverdi, temono il freddo e solo nella bella stagione possono vivere all’aperto; ogni tre-quattro anni si rinvasano dividendo i rizomi troppo fitti.
Infine, le begonie tuberose, forse le più armoniche del gruppo: hanno foglie cuoriformi, striate di rosso, e fiori semplici o doppi, a petali lisci o increspati, talvolta anche piuttosto grandi e dai colori molto vivaci. I tuberi da cui nascono possono essere coltivati in vaso e in terra, ma alla fine della stagione vanno riposti all’asciutto e riparati dal freddo per ripiantarli la stagione successiva. Una delle tuberose più note è la Begonia eliator con fiori di colori che spaziano dal rosso vivo al rosa tenue.
Scoperte fiorentine
L’Orto Botanico di Firenze, conosciuto anche come Giardino dei Semplici, ospita una piccola serra interamente dedicata alle begonie. Fu costruita negli anni ‘50 del secolo scorso per riunire in ambienti distinti le specie tropicali presenti nell’Orto, come orchidee, felci e Bromeliaceae.
Gli esemplari che compongono questa collezione di begonie sono circa 80, appartenenti a 30 diverse varietà, originarie di varie parti del mondo. Ne fanno parte anche la Begonia maculata e la Begonia sanguinea, scoperte dall’illustre botanico fiorentino Giuseppe Raddi durante un viaggio in Brasile tra il 1816 e il 1817. L
a serra è momentaneamente chiusa al pubblico e la collezione è utilizzata dal personale universitario per scopi didattici e scientifici. Il che certo non limita la possibilità di visitare uno dei luoghi storici di Firenze, ove si possono scoprire cose nuove e affascinanti del meraviglioso mondo vegetale. Aperto da martedì a domenica, ore 10-19, via Micheli 3, Firenze.