Come realizzare ghirlande portafortuna

Tradizionali o moderne. Sicuramente fai da te!

Durante il periodo di fine anno è bello ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare ad attività inusuali, magari rilassanti e, perché no, creative. Le decorazioni per l’albero di Natale e per la casa, in generale, sono parte integrante delle festività, e realizzarle da soli può essere divertente e alla fine pure conveniente dal punto di vista economico. 

Un’usanza che da qualche anno si è diffusa anche in Italia è quella di appendere alla porta di casa o alle pareti interne ghirlande decorative. Realizzare una ghirlanda è piuttosto semplice e le possibilità per farne una che sposi i nostri gusti e lo stile della casa sono davvero tante. Innanzitutto è necessario fare una scelta di base: vogliamo una ghirlanda che sia tutta naturale e che si ispiri alla tradizione, o si preferisce un aspetto più moderno, includendo nella realizzazione elementi meno convenzionali? 

I materiali necessari

Qualunque sia la scelta, si procede procurandosi i materiali necessari per assemblare la nostra ghirlanda. Per quella “classica” si predispone, come prima cosa, la base: i flessibili rami del salice (il cosiddetto giunco, con cui da sempre s’intrecciano i cesti) sono quelli adatti allo scopo. In rapporto alla grandezza finale si fa un primo cerchio su cui innesteremo altri rametti fino a ottenere una specie di ciambellina con fessure e spazi dove montare, seguendo un criterio estetico, i vari elementi decorativi. I rami degli abeti sono forse i migliori e i più facili da inserire sulla base di giunco: creano un sottofondo verde, colore ideale per una ghirlanda natalizia. Altri rami di sempreverdi come quelli del cipresso, dell’alloro, dell’agrifoglio, possono sostituirli o essere parte di questa composizione. 

Il rosso è l’altro colore immancabile, quindi ci procureremo rametti di pungitopo, di nandina o di altri arbusti con bacche colorate. Inoltre, sono adatti ad arricchire la composizione i piccoli melograni o i frutti di rosa canina, così come le pigne, le galbule di cipresso, il muschio, le ghiande, spezie come i bastoncini di cannella e frutta secca (molto carine le fette di arancia essiccate): sono tutti elementi naturali adatti per impreziosire la nostra creazione e renderla più vivace e originale. Nulla impedisce poi di colorare qualcuno di questi componenti in oro o argento per dare maggiore luminosità alla decorazione. 

Con materiali di recupero

Una corona che contempli anche materiali diversi da quelli di origine vegetale si differenzia già dalla base, che può essere di quelle pronte (si trovano dai fiorai) o realizzata con materiali riciclati come cartone o metallo, ricavato per esempio da una gruccia o un appendiabito da lavanderia cui imprimeremo, con un poco di attenzione, la forma più tondeggiante possibile su cui inserire le decorazioni; questa soluzione avrà il vantaggio di avere già pronto il gancio per essere appesa.

I materiali da usare per fare una ghirlanda meno convenzionale sono davvero tanti – la carta, il feltro, la iuta, il sughero, stoffa varia, lana, nastri colorati o decorati con glitter (che regalano l’effetto luccicante) e palline natalizie – e si scelgono innanzitutto in base alla collocazione della ghirlanda stessa: sulla porta di casa, esposta alle intemperie, o negli spazi interni, quindi protetta dagli agenti atmosferici. Ci possono esser d’aiuto anche piccole decorazioni che si trovano già pronte, come sagome di feltro o legno, palline di lana o piccoli gomitoli di filo colorato. La fantasia ci aiuterà a decidere quale soluzione preferiamo. 

Molto originali e simpatiche sono anche le corone asimmetriche, dove le decorazioni si trovano solo su un lato del cerchio. In ogni caso, la regola sempre valida per ogni tipo di creazione è la semplicità, che aiuta ad apprezzare i dettagli e dona armonia.

Buon lavoro!

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