Due giornate dedicate ai libri a Firenze
Il 30 novembre e il 1° dicembre ci saranno letture, performance, laboratori e mostre per grandi e piccini in tutta la città.
«Nessuna cultura può vivere se cerca di essere esclusiva» diceva Gandhi e infatti con questa iniziativa la Regione Toscana riaccende la sfida per diffondere la cultura del libro e far salire a livelli europei i tassi di partecipazione culturale dei toscani.
«Rispetto alla media italiana la percentuale di toscani che fruiscono della cultura è medio-alta – spiega la vicepresidente della Regione e assessore alla cultura, Monica Barni – ma, se confrontata con i Paesi europei più avanzati, c’è ancora tanto da fare».
Ad esempio?
Il 70% della nostra popolazione non è mai entrato in una biblioteca, mentre fra i 25 e i 74 anni la percentuale di chi legge almeno un libro l’anno tocca il 60% a fronte dell’80% della Gran Bretagna.
Quali sono le cause di questa differenza? Forse l’offerta culturale non è ben distribuita sul territorio?
L’offerta culturale in Toscana è ricca ed estremamente diffusa, non ci sono problemi di accessibilità geografica.
Qual è il problema allora?
Le persone dicono di non avere tempo, né interesse, c’è una disabitudine alla fruizione culturale, che corrisponde al livello d’istruzione: più basso è il titolo di studio, minore è la partecipazione.
Cosa ne pensa delle iniziative di Unicoop Firenze per favorire l’accesso dei soci alla cultura?
Plaudo all’articolo dello statuto della cooperativa che favorisce le attività culturali, come iniziative socialmente e civilmente utili. In particolare trovo che il lavoro fatto con le Bibliocoop, che ha introdotto il prestito dei libri nei supermercati, sia veramente utile.
Trovo interessante anche il progetto dei campus nei musei, rivolti ai bambini: se si capisce sin da piccoli che andare al museo è un’attività piacevole, lo si continuerà a fare anche da grandi.