Don Luigi Ciotti: l’amore non basta

Giovedì 2 luglio, alle 19.15, alle Serre Torrigiani di Firenze, Don Luigi Ciotti presenta il suo libro “L’amore non basta” in dialogo con Agnese Pini, direttrice de La Nazione, e Raffaele Palumbo, giornalista di Controradio. Diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della casa editrice Giunti

Per occuparsi degli altri l’amore è sentimento troppo fragile. Occorre il sentimento di giustizia, ossia una profonda empatia per le vicende umane, quel sentire sulla pelle le ferite degli altri che impedisce l’indifferenza. Il giudizio e il pregiudizio, frutti velenosi dell’ignoranza“.

Così è scritto nell’ultima di copertina del libro “L’amore non basta” di Don Luigi Ciotti ( Giunti editore) che giovedì 2 luglio, alle 19.15, alle Serre Torrigiani, via Gusciana 21 di Firenze, sarà presentato dallo stesso Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in dialogo con Agnese Pini direttrice del quotidiano La Nazione, e Raffaele Palumbo giornalista di Controradio.

Don Ciotti
Immagine tratta dalla copertina del libro “L’amore non basta”

L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e YouTube, nell’ambito del ciclo di appuntamenti in diretta “GiuntiLive A tu per tu con l’autore“, per consentire a tutti i lettori di incontrare i protagonisti delle novità di Giunti Editore.

Nel libro Don Ciotti racconta la sua vita spesa a difesa dei più deboli, per costruire una società fondata sulla legalità e sulla giustizia sociale. le pagine del libro sono una sorta di autobiografia collettiva, in cui diventano protagoniste le tante storie in cerca di riscatto incrociate nel tempo. Un racconto che ci riporta a temi estremamente attuali, che ci troviamo ad affrontare in questo difficile periodo.

Don Luigi Ciotti è un sacerdote che non si limita alla cura delle anime ma si batte per una maggiore giustizia sociale, per una società dove tutti, a partire dai più fragili, siano riconosciuti nella loro libertà e dignità di persone. Una fede vissuta nello sforzo di saldare strada e dottrina, immersa nella storia degli esclusi e dei dimenticati: il povero e il tossicomane, il detenuto e il minore, la prostituta e il malato, l’immigrato e la vittima di mafia.

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