Parola romantica e ormai molto in voga, foliage è il termine francese che descrive il cambio di colore delle foglie di molte specie arboree e la loro caduta dai rami. La comparsa delle colorazioni tipiche dell’autunno, che osserviamo sulle chiome di molte specie di alberi, è un fenomeno che caratterizza le foreste decidue dei climi temperati. Sono definiti decidui gli alberi, o arbusti, che perdono il fogliame al sopraggiungere di una stagione climatica a loro sfavorevole: nelle regioni temperate dell’emisfero nord questa corrisponde all’autunno-inverno.
Chi foliage e chi no
Ma non tutte le piante decidue portano colori autunnali; si ritiene infatti che solo un quarto delle specie arboree dei climi temperati mostri questo fenomeno. Nella maggior parte delle decidue la foglia verde schiarisce pian piano, magari virando al bruno, e infine si stacca dal ramo. In altre specie, invece, la foglia verde cambia completamente colore, e vira verso il giallo, l’arancione o direttamente al rosso brillante, al porpora e al marrone. In queste specie le foglie colorate possono restare attaccate ai rami per lunghi periodi, anche fino a due mesi: è questo il momento in cui le singole piante, e l’intera foresta, si arricchiscono di effetti cromatici spettacolari.
L’ambiente e il clima in cui si trovano i boschi influenza certamente questa manifestazione naturale, ma molto dipende dal patrimonio genetico delle diverse specie. Infatti non tutte le specie imparentate tra loro reagiscono allo stesso modo: ad esempio tra gli aceri, che sono alberi in genere meravigliosi in autunno, circa un terzo non presenta il foliage, tuttavia alcune specie del loro genere (Acer) divengono invece coloratissime.
Sono circa trecento le specie botaniche classificate sulla base dei colori autunnali, e per la maggior parte si tratta di piante che producono fiori, cioè le cosiddette angiosperme. Tra queste è interessante il caso di alcune varietà di melo coltivate dall’uomo per la produzione di frutti: queste non presentano il foliage, diversamente dai meli selvatici: ciò conferma che il patrimonio genetico ha un suo peso nella comparsa del fenomeno. Anche alcune specie di gimnosperme si adornano di bei colori in autunno; tra queste troviamo alcuni larici che diventano gialli o l’elegante Ginkgo biloba, antichissima gimnosperma, che si caratterizza per un bel fogliame giallo oro di forme e dimensioni tutte particolari.
Turismo d’autunno
Il foliage ha destato ultimamente tanto interesse da riuscire a creare – e ispirare – vere e proprie iniziative turistiche e culturali ad esso dedicate.
Nel Nord America, patria del foliage più spettacolare, esistono addirittura agenzie specializzate nell’organizzare viaggi e percorsi alla scoperta delle foreste colorate tipiche di quegli Stati, durante i quali contemplare, fotografare, dipingere e raccogliere le emozioni suscitate da quei luoghi.
Ma non c’è bisogno di andare tanto lontano. Anche in Toscana possiamo trovare boschi splendidi, dove la straordinaria varietà di piante presenti produce sfumature e contrasti incredibili.
Probabilmente, il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, molto ampio e con tanti itinerari da seguire, è il luogo principe nella nostra regione: faggete, querceti, castagni e tigli selvatici, garantiscono un foliage che non deluderà nessuno! Alcune mète interessanti: la cima del monte Penna, che sovrasta la Foresta della Lama, raggiungibile dalla strada che porta all’Eremo di Camaldoli; o la Foresta di Campigna, col suo monumentale bosco di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario de La Verna, nei pressi di Chiusi in provincia di Arezzo. Anche tra le montagne della Garfagnana, ricche di boschi, si può passeggiare immersi nei più caldi toni dorati, e osservare scorci davvero speciali.
Il panorama più suggestivo è forse quello che si gode dall’antica Fortezza delle Verrucole, nel comune di San Romano in Garfagnana; dai baluardi cinquecenteschi lo sguardo spazia sui monti più belli della zona, con le Apuane protagoniste. Fantastico lo spettacolo delle foglie autunnali anche dall’Eremo di Calomini nei pressi di Vergemoli (LU): questo antichissimo luogo di ritiro spirituale è arroccato su una grande parete a strapiombo e le emozioni, nel contemplare quei paesaggi, non mancheranno.
Infine, il monte Amiata, antico vulcano spento, è bellissimo anche in autunno; giungendovi da qualsiasi direzione, ci accoglierà con atmosfere quiete e suggestive. Là, in autunno, sono moltissime anche le sagre e le feste paesane, dedicate specialmente ai sapori del bosco.
Colori in giardino
In autunno possiamo colorare il giardino con la Callicarpa; le sue foglie verdi divengono di un bel tono ambrato e oltre a questo la pianta produce bacche violacee, davvero originali, che permangono in inverno.
Anche il sorbo regala un bel foliage poiché colora le sue foglie di toni giallo-arancio.
Esistono piccoli aceri giapponesi, super variopinti in autunno, che hanno la caratteristica di svilupparsi a ombrello, e altri adatti anche a vivere in vaso, tra questi Fireglow che si tinge di rosso.