Ritorno a Cortona

La mostra su Luca Signorelli riporta in Italia opere da tutto il mondo. Fino all'8 ottobre. Per i soci Unicoop Firenze ingresso in convenzione e visite guidate gratuite nel fine settimana.

Un primato denso di significati: la prima mostra di un artista italiano all’estero – a Londra, era il 1893 – fu dedicata al cortonese Luca Signorelli; e di conseguenze: molte delle sue opere sono finite in musei e collezioni private di tutto il mondo. Per la prima volta alcune di esse torneranno in Italia in occasione di “Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia”, la mostra che la sua città natale, in provincia di Arezzo, gli dedica in occasione del cinquecentenario della morte.

Ispirò Michelangelo e Raffaello

Palazzo Casali (sede del Maec-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona) ospita così una trentina di opere dell’artista provenienti da prestigiosi musei italiani ed esteri e da collezioni private, con l’obiettivo di ripercorrerne la carriera, rendendo evidente la forza del suo colorismo, la portata e l’originalità della sue invenzioni tanto ammirate da Vasari, la potenza narrativa delle opere e la capacità che ebbe di andare oltre i suoi contemporanei, divenendo «un faro per i grandi del Rinascimento: l’arte di Raffaello e Michelangelo si sarebbe sviluppata in modo diverso senza lo stimolo di Signorelli», come sottolinea il curatore Tom Henry.

Si potranno così vedere la Presentazione al Tempio, una delle primissime opere ancora sotto l’influenza di Piero della Francesca, di cui Signorelli è stato allievo, proveniente da una collezione privata americana; e la ricomposizione, per quanto ancora possibile e per la prima volta in occasione di questa mostra, della Pala di Matelica, realizzata per la Chiesa di Sant’Agostino a Matelica, in provincia di Macerata, smembrata e dispersa per il mondo a metà del XVIII secolo, con prestiti eccezionali provenienti, fra gli altri, da collezioni private, National Gallery of Art di Washington e National Gallery di Londra. O ancora il ricongiungimento, mai riuscito in epoca moderna, della tavola centrale del Polittico della Chiesa di Santa Lucia a Montepulciano – raffigurante la Madonna e il Bambino in trono – con la relativa predella, composta da tre pannelli in prestito dagli Uffizi.

Sui passi dell’artista

Ad accompagnare la mostra, una serie di itinerari nei luoghi di Signorelli fra Toscana e Umbria, con una guida realizzata appositamente e mappe che permettono di evidenziare, grazie alle opere ancora presenti nei luoghi originari, il lavoro “itinerante” dell’artista.

Al percorso urbano a Cortona – città che conserva una buona raccolta di opere autografe nei luoghi originariamente pensati per loro e nei musei cittadini – si aggiungono così gli itinerari in Valdichiana e Arezzo. E ancora quello lungo la Via Lauretana Senese, la via dei pellegrini che lasciavano la Francigena e da Siena andavano alla Santa Casa di Loreto, toccando Montepulciano, Pienza, Asciano e Siena: tra le opere legate a questi luoghi, protagonista indiscusso è il ciclo di affreschi Scene dalla vita di San Benedetto dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore a Chiusure di Asciano.

Il quarto percorso si addentra in Valtiberina, fra Città di Castello (diverse le opere di Signorelli conservate nella Pinacoteca Comunale), Morra, Citerna, Umbertide, Sansepolcro; e l’ultimo infine si spinge a Perugia e Orvieto, dove si può ammirare il ciclo di affreschi della Cappella di San Brizio nel Duomo, una delle massime espressioni della produzione artistica di Signorelli.

Dal 23 giugno all’8 ottobre. Ingresso in convenzione per i soci.
Visite gratuite esclusive e biglietto ridotto per i soci Unicoop Firenze nel fine settimana (con pagamento del solo biglietto ridotto, prenotazioni su coopfirenze.it), e al percorso urbano degli itinerari “In viaggio con Luca Signorelli nelle sue terre”.
Per informazioni, maggiori dettagli e prenotazione obbligatoria su coopfi.info/eventi

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