Buoni spesa che diventeranno pacchi alimentari per chi, colpito dalla crisi sanitaria ed economica, non ha più le risorse per rifornire la dispensa di casa. Sono quelli consegnati ieri dalla sezione soci Coop di Volterra alla Caritas Diocesana di Volterra, per un importo di 800 euro. Alla consegna erano presenti il presidente della sezione soci Coop Giovanni Furiesi e Viola Gabellieri di Caritas diocesana di Volterra (foto in allegato).
“La pandemia ha colpito in particolare le persone più fragili. Con la consegna dei buoni spesa a Caritas continua la collaborazione con chi riceve le richieste di aiuto e l’impegno della cooperativa nato con Nessuno Indietro e sostenuto da soci e clienti. L’emergenza alimentare è una delle priorità, noi ci siamo, perché da questa situazione si esce solo insieme, come comunità” ha affermato Giovanni Furiesi, presidente sezione soci Coop Volterra.
«Il nostro emporio della solidarietà – ha aggiunto il direttore della Caritas, monsignor Renzo Chesi – dalla sua apertura nel 2018 ha donato in media oltre 50 spese mensili a famiglie e individui del territorio provenienti da tutti e Comuni dell’Alta Valdicecina. La qualità del lavoro svolto e i risultati raggiunti sono certamente dovuti al modo con cui ogni operatore Caritas è abituato a lavorare con la massima attenzione alla persona in tutto il suo essere, alle sue esigenze e aspettative, ma anche alla sinergia di intenti e obiettivi con tutti quei partner che hanno sostenuto il progetto fin dall’inizio».
«Per questo – continua il direttore della Caritas – ringrazio, in particolar modo la Fondazione il “Cuore si Scioglie” per la sensibilità con cui ha affiancato in questi anni l’Emporio della Solidarietà della Caritas diocesana con iniziative di promozione e di solidarietà, come le raccolte alimentari nel supermercato di Volterra, le cene Galeotte, il crowfunding del 2020 che ci ha permesso di rinnovare le macchine frigo e la recente donazione di 800 euro in buoni spesa Unicoop Firenze che saranno utilizzati per l’acquisto di beni per le persone che accedono all’emporio».
«Siamo davvero orgogliosi – conclude don Chesi – di avervi come compagno di viaggio, nel comune percorso di altruismo e di aiuto concreto verso le persone in condizioni disagiate».