Torna il lego a Firenze! Appuntamento da venerdì 8 a domenica 10 novembre 2019 al TuscanyHall di Firenze, con riduzioni per i soci Unicoop Firenze, per il Bricks in Florence Festival.
Per farci raccontare cosa significa avere la passione per il Lego e cosa si potrà vedere al TuscanyHall, l’Informatore ha parlato con un esperto della materia, Gianluca Cannalire, uno dei coordinatori del gruppo Toscana Bricks.
Gianluca, come nasce la passione per il Lego?
Nel mio caso è legata ai giochi con mio figlio. Anche io giocavo con i mattoncini da piccolo, ma non erano gli stessi e la passione è nata più tardi, giocando in famiglia. Così sono entrato nel gruppo degli AFOL (Adult Fan of LEGO), che conta decine di migliaia di persone nel mondo, con community sviluppate in ogni nazione, anche in Italia, e gruppi che si ritrovano a livello nazionale e territoriale. Gli AFOL si riuniscono alcune volte l’anno, dopo il lavoro, per costruire opere anche imponenti di Lego. Si va dalle grandi strutture alle città, utilizzando set specifici che possono contare anche oltre 7mila pezzi e manuali di istruzioni che sono veri e propri libri.
Ad un’opera del genere, quante ore e giorni si possono dedicare?
Dipende da quanti siamo e da quanto tempo uno ci dedica ogni giorno, oltre che dalle tecniche costruttive, che sono svariate e molto avanzate e permettono di avere risultati specifici diversi relativamente ai diversi tipi di set.
La cosa più bella che hai fatto con il Lego?
Con il mio gruppo una volta ho costruito una città di oltre 40 mq, ma ci piace cambiare e stupire ogni volta il pubblico.
Curiosità: dopo smontate tutto?
I set sono fatti di moduli che possono essere riutilizzati più volte per ricostruire uno specifico diorama. Ma dopo qualche esposizione e considerato il valore economico della mole di mattoncini che ci vogliono per fare “le grandi opere”, dopo tre-quattro volte si smonta tutto per riutilizzarli per altre ambientazioni o paesaggi.
Babbi, mamme e bambini, ma non solo. Il Lego mette d’accordo tutti?
Sì e ci sono tante donne: circa il 25% di Lego builder sono donne. È una passione decisamente trasversale, che riunisce uomini e donne dai diversi mestieri e di diverse età.
Lego for dummies, da dove iniziare?
Per iniziare un bambino alla passione per i mattoncini, basta regalargli una scatola di Lego, anche senza un tema preciso. Si metterà all’opera e in men che non si dica costruirà una nave, piuttosto che un aereo, una macchina o una casetta. A noi forse sembreranno solo due rettangoli uno sopra l’altro, ma con la fantasia i più piccini ci vedranno chissà quale invenzione.
Infine, il prossimo novembre il Bricks Festival di Firenze arriva alla terza edizione. Cosa si potrà ammirare al BFF 2019?
Rispetto agli anni passati, ci saranno nuovi espositori o “master builder” e tanti “pezzi forti”. Fra questi, una grande città di 30mq con tantissimi treni che sfrecciano di qua e di là, una creazione di due fratelli di Pescia, poco più che ventenni. Senza dimenticare lo spazio più ambito, con oltre 150 kg di mattoncini LEGO a disposizione dei visitatori, che permetterà a chiunque di dar spazio alla fantasia.