Le indagini che annualmente vengono fatte sulle abitudini di vita e di consumo dei cittadini toscani ci mostrano una crescita di comportamenti più attenti alla provenienza dei prodotti e al loro impatto ambientale. Potremmo dire che oggi si è tutti, pur in maniera diversa, più informati e consapevoli di ciò che mettiamo nel nostro carrello.
Più informazione significa avere a disposizione la conoscenza che ci consente di fare scelte di acquisto coerenti con le nostre disponibilità, con il nostro modo di vivere e con quello che pensiamo.
Se i consumatori, soci e clienti sono più attenti a ciò che acquistano, contribuiscono, spingendo dal basso, a migliorare l’offerta del supermercato perché la risposta alla soddisfazione delle loro esigenze è la via maestra delle azioni che una cooperativa di consumatori, come la nostra, propone.
Costruire un’offerta, una proposta che tenga conto di questa spinta dei consumatori a evitare gli sprechi, a privilegiare i prodotti che provengono dal nostro territorio e da quello nazionale, a limitare gli imballaggi non compostabili, è il nostro lavoro quotidiano.
Mai come in questo momento le tendenze che attraversano la nostra società (la sensibilità ambientale in primis) sembrano coniugare valore economico e valore sociale, mettendo insieme convenienza, sostenibilità e qualità. Ci troviamo perciò ad operare in una congiuntura complessa, dove i consumi non sono in crescita, ma in cui le persone che fanno la spesa chiedono più valori dentro i prodotti che acquistano.
Per noi e la nostra cooperativa avere di fronte consumatori informati, attenti, consapevoli delle loro scelte e sobri nei loro consumi significa essere costantemente stimolati a fare meglio di come facciamo e avere un termometro che misura la qualità delle nostre scelte. Se cresce il livello qualitativo della domanda necessariamente deve crescere anche quello dell’offerta.
Ben venga una nuova consapevolezza perché rappresenta l’impulso necessario per essere più vicini ai nostri soci e più coerenti nelle nostre risposte.
(Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze)