Run worldwide… for life (dall’inglese, correre nel mondo per la vita). Questo lo slogan del Nucleo Operativo di Protezione Civile (Nopc), un’associazione i cui oltre cento volontari, presieduti da Massimo Pieraccini, corrono per tutto il mondo da oltre trent’anni e lo fanno davvero per la vita.
Nata a Firenze nel 1993, si occupa di logistica dei trapianti, ovvero si attiva per far arrivare il midollo osseo dal donatore all’ammalato di leucemia, con tutta la delicatezza di cui necessita questo trasporto d’importanza vitale.
Il Nopc è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro, riconosciuta dal Comune di Firenze, iscritta al Registro regionale per il volontariato e censita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stata la prima in Italia a offrire questo servizio e oggi fornisce la sua opera in tutto il mondo, nel nostro Paese e in Spagna in particolar modo, ma i volontari del Nopc hanno fatto missioni dall’Argentina alla Turchia, dall’Australia alla Germania.
Massimo Pieraccini racconta questi trent’anni con grande entusiasmo e spiazzante semplicità: «La nostra è un’attività nata quasi per caso. Un mio amico medico, quando in Toscana cominciavano a diffondersi i trapianti di organi, mi chiese di dargli una mano per risolvere il problema del trasporto e io, con altri volontari già impegnati in alcune associazioni, abbiamo provato ad affrontare le prime questioni logistiche».
Pieraccini e gli altri iniziarono a collaborare con gli ospedali di Siena, Firenze e Pisa. Prima occupandosi dei trasporti per i trapianti di cuore e fegato poi, dal 1997, il Centro trapianti di midollo osseo dell’Ospedale di Careggi a Firenze interpellò il Nopc per verificarne la disponibilità a organizzare ed effettuare trasferimenti di midollo a livello mondiale, chiedendo una specifica preparazione, una precisa conoscenza delle modalità di trasporto e capacità organizzative tali da essere in grado di rendere il tempo di viaggio sempre il minore possibile.
Oggi il Nopc è richiesto in ogni parte del pianeta da moltissimi centri di trapianti di midollo osseo e dai 20 interventi effettuati nel 1994 si è passati ai 700 del 2002. Pieraccini prosegue: «Oggi facciamo mediamente mille viaggi internazionali all’anno, molti anche di livello critico. Le missioni si fanno in solitaria, spesso con voli di linea. E bisogna fare presto e bene, per questo abbiamo bisogno di volontari preparati, anche da un punto di vista emotivo».
Il volontario ha la sua valigetta con la quale va a prendere il midollo e lo porta dove c’è il paziente che ne ha bisogno. Dentro quella valigetta c’è la speranza di vita per una persona. Ci sono da prevedere problemi burocratici e tecnici negli aeroporti o con le norme socio-sanitarie dei vari Stati, ma c’è da fare in fretta, perché il midollo ha un tempo limitato di conservazione. Ovviamente, l’associazione organizza e supporta ogni missione e tutte le attività connesse al trasferimento.
«Una volta abbiamo fatto il giro del mondo in poche ore – continua Pieraccini – per andare a prendere il midollo donato da una ragazza cinese, l’unico compatibile per un ragazzo argentino ammalato di leucemia. Ce l’abbiamo fatta anche quella volta. E oggi possiamo dire con orgoglio: su oltre diecimila richieste, mai una missione rifiutata, mai una missione fallita!».
Nel 2020 il presidente della Repubblica Mattarella ha conferito ai volontari del Nopc la nomina onorifica di Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica. Pieraccini resta umile e sorridente: «È una bella soddisfazione ma lo facciamo anche per noi stessi, perché aiutare gli altri e salvare tante vite ci dà una grandissima energia».