

Breve Trama
Sassaia, un borgo di montagna sperduto nel Nord Italia. Bruno, maestro elementare della scuola del paesino, è un uomo solitario, ama la scuola e la natura, ma la vita lo ha ferito al punto tale da ritirarsi in una solitudine dolorosa e protettiva.
Nel borgo un giorno arriva Emilia, una trentenne dal passato sconosciuto. Arriva da Bologna e sembra un’adolescente alla ricerca di un posto dove stare. Emilia, sola e senza nessun aggancio, viene aiutata da Bruno, il quale riesce a farla inserire a Sassaia grazie ai suoi studi artistici che la portano a lavorare al restauro delle opere d’arte della chiesetta del paese. Il capomastro è Basilio, un anziano artista che la accoglie e ne valorizza le qualità artistiche.
Fra Bruno e Emilia nasce una storia d’amore intensa ed appassionata, ma il cuore nero di Emilia nasconde un segreto impronunciabile. Emilia è, infatti, reduce da quindici anni di detenzione per l’omicidio di una coetanea. Bruno viene inevitabilmente a sapere di questa terribile verità e solo dopo un drammatico rifiuto e la fuga dolorosa di Emilia si arriverà a una svolta: il ritorno di Emilia, accolta dall’affetto di Basilio, apre a un finale di speranza. La svolta si lega indissolubilmente a una profonda trasformazione dei due personaggi. I sentimenti di amore, lo spirito di accoglienza, una posizione senza giudizio spingono a pensare che si possa arrivare a superare ogni ostacolo e ad accettare i lati oscuri dell’essere umano.


La citazione degna di nota
Tu lo sai cos’è la disperazione? Oh, sì è dove devo stare


Le nostre riflessioni
Ottima lettura secondo tutti i partecipanti al circolo, coinvolgente e appassionante. Bella la storia e la scrittura che colpisce per la maestria nel descrivere paesaggi corrispondenti a stati d’animo e sentimenti.
È la storia del dramma di due cuori tormentati, un dramma che subisce un’evoluzione molto calibrata attraverso un allontanamento fisico e poi un ricongiungimento. Le conseguenze di questa separazione si esprimono nella presa di coscienza da parte di Bruno dell’amore profondo che prova per Emilia, e per Emilia nella sensazione nuova di sentirsi una persona normale.
Il romanzo tocca corde profonde e molti sono i temi trattati, quali l’adolescenza come base dello sviluppo futuro del carattere, il rapporto genitori/figli, la deviazione dovuta alla perdita luttuosa di un genitore, la reazione ai traumi.
Rabbia incontenibile, dolore, devianza sono i sentimenti che nascono dai traumi subiti e di contro, l’amore, il perdono e la redenzione sono i risvolti positivi del buio. E naturalmente in questo romanzo si parla moltissimo di amore, motore di ogni trasformazione.
Molto interessante la descrizione dell’ambiente carcerario minorile, dove si affronta il tema dell’educazione, alla presenza di educatrici dal volto umano, senza toni di giudizio e di condanna, né d’altronde di assoluzione, ma come presa di coscienza della complessità dell’animo umano.
Emilia ha un cuore nero, ma qual’è il significato del cuore nero? Il male è spesso un’esperienza banale, non sempre ha un’origine, non sempre è il risultato di traumi subiti.
I personaggi, pochi e dai caratteri ben tracciati, emozionano per la loro umanità: Bruno trova la sua salvezza nella scuola e nel rapporto con i bambini, Basilio è un uomo di esperienza che sospende il suo giudizio su Emilia e guida Bruno verso una trasformazione che possa contemplare il perdono, Emilia appare in tutta la sua fragilità e contraddizioni.
Appena accennate certe dinamiche sociali, ma comunque di effetto: il bambino Martino, salvato da Bruno, è vittima di una famiglia in cui il padre usa violenza nei confronti della madre e moglie, ma nessuno in paese denuncia.
Silvia Avallone scrive un libro definito dal gruppo “molto civile” perché affronta temi toccanti che fanno paura a tutti, come il carcere, in particolare quello minorile. L’autrice di Biella, già rivelatasi per la sua scrittura di libri di successo quali Acciaio, Un’amicizia, Marina Bellezza, si rivela con Cuore Nero un’autrice davvero straordinaria.