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Il treno dei bambini

Il treno dei bambini

Autore Viola Ardone

Casa editrice Einaudi, 2020

Pagine 248

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze Sud-Ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Breve Trama

Il libro è la narrazione romanzata di un pezzo sconosciuto di storia del dopoguerra. Nel 1946, grazie ad una iniziativa del Partito Comunista, alcuni bambini del Sud vennero mandati al Nord, dove famiglie li accolsero per offrire loro una vita dignitosa e degna di tale nome, allontanandoli, almeno per un periodo, da una condizione di miseria e privazioni.

Amerigo, piccolo napoletano del rione Spaccanapoli, unico figlio di una madre povera e disgraziata, viene mandato presso una famiglia emiliana che lo accoglie con amore e rispetto, offrendogli la possibilità di studiare e di coltivare le sue doti musicali. Il treno che lo porta in Emilia e che lo riporterà da adulto a Napoli è un viaggio della speranza, ma anche un viaggio alla ricerca di se stesso, del rapporto con la propria madre e con la sua città.

Un pezzo di storia che si arricchisce di tematiche legate all’importanza delle origini nel processo di crescita dell’essere umano. Una trama ricca di sentimenti, di emozioni, di dolore, ma anche di speranza, che riesce a coinvolgere il lettore e a farlo commuovere.

I personaggi

Amerigo è il protagonista del libro: il lettore lo accompagna nella sua avventura in una città dell’Emilia, per poi ritrovarlo adulto, musicista affermato, lontano dalla sua Napoli e dalle sue origini. Il distacco doveroso, e doloroso, dalla miseria e dalle figure che lo legano ad essa, come la madre, ne fanno un adulto solitario e distante dal bambino curioso e vivace che il lettore accompagna nel suo viaggio al Nord.

Accanto ad Amerigo troviamo Tommasino, il suo compagno di avventure, anche lui inviato al Nord sul treno dei bambini. Tommasino diventerà un adulto ottimista e realizzato. In Emilia, Amerigo sarà accolto da Rosa e Alcide e da Drena, i componenti della famiglia che lo ospita. Sono figure positive, che infondono in Amerigo fiducia ed autostima oltre a dargli amore e l’opportunità di realizzare le proprie aspirazioni.

Napoli invece è legata alla figura della madre di Amerigo, sempre presente nel libro e ben delineata nel suo carattere schivo e riservato. La miseria e la lotta per la vita l’hanno resa dura e disincantata, ma il suo amore per Amerigo emerge nei sentimenti di gelosia e di nostalgia per questo figlio partito lontano. Maddalena, è un’altra figura del libro, una delle donne del Partito Comunista impegnate nella causa dei bambini.

La citazione degna di nota

…Da un lato c’era mia madre, e dall’altro tutto quello che desideravo, una famiglia, una casa, una cameretta tutta per me, cibo caldo, il violino…Sono stato aiutato, ma ho provato anche tanta vergogna.[…] Io sognavo di essere come gli altri […]

Le nostre riflessioni

Un libro commovente, un salto all’indietro alle condizioni degli anni ‘50 in cui la vita in alcune zone e ambienti sociali, soprattutto del Sud Italia, era caratterizzata da miseria e privazioni. Un ricordo di quando la politica si fondava su valori forti e faceva della solidarietà un’azione concreta e non solo un atto di carità.

Un libro diviso a metà, fra il racconto di un’infanzia di miseria ma anche di speranza e di ottimismo, e una maturità che acquista serenità e saggezza solo dopo aver ripercorso all’indietro il viaggio alla ricerca delle proprie origini.

Decisamente migliore la prima parte.

La nostra valutazione sul libro è molto positiva.

 

Lo consigliamo a...

Un libro per tutti, giovani e meno giovani, di facile lettura, pieno di dolcezza ed emozione.

Le parole chiave del libro

bambini

miseria

speranza

riscatto

politica

solidarietà