Promozioni mascherate, “venerdì neri”, messaggini con offerte online a tempo. I sotterfugi per sostenere le vendite hanno rivoluzionato il mondo del commercio. «In questo contesto, i saldi stanno perdendo la forza di un tempo; ciò nonostante restano un’occasione di risparmio per i consumatori e di fatturato per i negozianti – spiega Marco Rossi, presidente di Fismo (Federazione italiana settore moda) di Confesercenti Toscana -. I costanti sconti effettuati anche durante la stagione convenzionale stanno creando una distorsione del mercato, perché alla fine il cliente non capisce più qual è il prezzo “vero” del prodotto». Nella corsa ai saldi, che in Toscana partono ufficialmente il 4 gennaio per continuare fino a inizio marzo, è quindi essenziale tenere a mente alcune dritte per non inciampare in “bidoni”.
I consigli anti-fregatura
Primo: attenzione al cartellino. Le associazioni dei consumatori consigliano di diffidare di sconti sopra il 50%, che potrebbero nascondere importi gonfiati ad arte prima dei ribassi o la presenza di fondi di magazzino. È utile giocare d’anticipo, compiendo una ricognizione subito prima dell’inizio delle offerte in modo da individuare gli articoli che piacciono di più e verificare il loro valore di listino, confrontando le proposte delle diverse insegne. La normativa regionale impone di indicare la percentuale di riduzione e il prezzo originario. «Come associazione di categoria, per la trasparenza, raccomandiamo di esporre anche quello finale», aggiunge Marco Rossi.
Pure l’etichetta è un’alleata per valutare la qualità e la composizione dei vestiti, ad esempio la percentuale di fibre naturali, come lana, lino o seta.
La strategia salva risparmio
Se non si è avuto il tempo per un giro di esplorazione, è comunque sconsigliato agire d’istinto. Il suggerimento è stabilire a tavolino quanto si vuole spendere e stilare un vero e proprio inventario a mente fredda. Dunque aprire il guardaroba, valutare ciò che manca o quello che deve essere rinnovato e, in base a questa lista di priorità, andare a colpo sicuro, senza farsi tentare da capi che sono un’occasione, ma che in realtà finirebbero in un cassetto perché superflui. A registrare le maggiori vendite durante i saldi invernali dell’anno scorso sono state le calzature e gli accessori, come cinture e borse, dicono i dati di Confesercenti, con un crescente interesse per cosmetici, creme e profumi.
Il prezzo è giusto
Arriviamo alla cassa con il nostro “bottino” di occasioni. I commercianti sono tenuti ad accettare i pagamenti con carte elettroniche, senza costi aggiuntivi, per qualsiasi importo, salvo problemi tecnici. Nel caso ci siano discrepanze tra il prezzo esposto e la cifra presente sul conto finale fa fede il cartellino. E se si sbaglia taglia o modello? Prima di comprare è importante chiedere se è possibile sostituire la merce ed entro quando.
«In assenza di vizi o difetti del bene acquistato in un negozio fisico, il venditore non è obbligato al cambio, perciò è sempre meglio provare i capi di abbigliamento e le scarpe per valutare se fanno realmente al caso nostro – chiarisce l’avvocato Gianluca Di Ascenzo, presidente dell’associazione dei consumatori Codacons -. Diversamente, se l’articolo presenta vizi o difetti, è possibile far valere la garanzia, che ha una durata di 2 anni». Ovviamente conservando lo scontrino.
Per gli acquisti su internet si applica invece il diritto di recesso: devono essere previsti almeno 14 giorni dalla consegna per restituire i prodotti, anche senza una particolare motivazione, ma i costi per rispedire indietro il pacco potrebbero essere a carico del cliente. Dipende dalla politica del singolo portale. E allora occhi aperti e non diamo tutto per… scontato.