Trama
Il libro è una cronaca ironico-affettuosa di abitudini e comportamenti che l’autrice fa della propria famiglia dagli anni ’20 ai primi anni ’50, puntando l’ attenzione sulla comunicazione linguistica, da cui deriva il titolo. Figure ed eventi si avvicendano nelle pagine senza un ordine particolare. Il romanzo ripercorre le vicende più drammatiche, cronologicamente collocate soprattutto nel periodo fascista e nel secondo dopoguerra in Italia, come le leggi razziali fasciste, il confino dell’autrice in Abruzzo, l’uccisione del marito dell’autrice, Leone Ginzburg, per attività politica antifascista, fino ad arrivare al suicidio di Cesare Pavese.
La citazione degna di nota
Quelle frasi sono il fondamento della nostra unità familiare, che sussisterà finché saremo al mondo, ricreandosi e risuscitando nei punti piú diversi della terra
Le nostre riflessioni
Un diario in libertà dei ricordi e dei pensieri, in cui l’autrice con gli occhi e la voce di bambina adotta una narrazione semplice e apparentemente leggera. Il racconto è incentrato sulle vicende legate alla famiglia, nella loro abitazione e ai tanti personaggi che vi hanno, per vari motivi, gravitato. Gli eventi storici e la cronaca del tempo fanno da sfondo senza mai entrare nella vicenda. La scrittura è scorrevole e piacevole.
Le parole chiave del libro
Famiglia
leggi razziali
crescita
autobiografico